Suor Moriau, guarita dopo un viaggio a Lourdes

La francescana si racconta in un libro, “La mia vita è un miracolo”, scritto con Jean-Marie Guénois, vaticanista e responsabile della sezione religione del quotidiano francese “Le Figaro”. «Nella Grotta si avverte la presenza muta di Maria»

Magra, sorridente. Suor Bernardette Moriau, francescana oblata del Sacro Cuore di Gesù, ha ricevuto il 70esimo miracolo di Lourdes. Ieri mattina, 21 gennaio, in anteprima assoluta alla Sala Marconi di Palazzo Pio in Vaticano è stato presentato il suo libro “La mia vita è un miracolo. L’ultima guarigione di Lourdes” (Edizioni San Paolo 2019 pp.242, 16€), scritto con Jean-Marie Guénois, vaticanista e responsabile della sezione religione del quotidiano francese “Le Figaro”. Presente anche monsignor Jacques Benoit-Gonnin, vescovo di Beauvais, Noyon e Senlis, la diocesi a cui appartiene la suora.

Il miracolo. Da 14 anni la religiosa era affetta da cauda equina, una malattia che porta alla paralisi. Dopo un viaggio a Lourdes, a ridosso del 150esimo anniversario delle apparizioni, nel suo convento avvenne il miracolo. «L’11 luglio – racconta – andai all’adorazione con suor Marie Albertine. Alle 17.45, quando a Lourdes c’è la benedizione dei malati, sentii un grande senso di rilassamento nel corpo, una sensazione di calore che partiva dal cuore. Rientrai in camera, sentii una voce che diceva “Togliti gli apparecchi”. Lo ho fatto, stavo bene. Non avevo dolori. Uscii e chiamai suor Albertine che mi disse “Cosa ti succede?”. Risposi che non avevo nessun male. Abbiamo pregato piangendo e ringraziando. Il dottore disse che la malattia era sparita». Occorreva redigere la pratica presso il Boureau des Constatation Mèdicales di Lourdes.

La storia. Suor Bernardette è nata nel nord della Francia nel 1939. Genitori operai, si avvicina alla fede tramite la prima Azione cattolica operaia. «Lì iniziai il discernimento. Sentii la chiamata a 11 anni, il giorno della prima comunione. A 23 anni ero novizia, a 28 suora. Due anni prima presi il diploma da infermiera, il mio sogno. Iniziarono anche i dolori alla schiena». Poi gli interventi chirurgici. Dopo innumerevoli visite e interventi la diagnosi fu che «avevo la cauda equina. Indossavo un busto, un tutore a una gamba, scarpe ortopediche, un neurostimolatore e ho assunto morfina e oppiacei per 14 anni per calmare i dolori». L’incontro con il dottor Fumery a Bresles fu determinante, «mi invitò ad andare a Lourdes. Sentii come la chiamata della Vergine ad andare con lei verso Cristo. Nella grotta si sente la sua presenza muta. Le affidai le mie intenzioni. Nella confessione chiesi al Signore di proseguire il mio cammino. Nella piscina chiesi la conversione del cuore perché va sempre rinnovata. Non ho mai chiesto la guarigione. L’esperienza più bella è stata l’adorazione in basilica e la processione. Si avverte la presenza di Gesù». A Monsignor Jacques Benoit-Gonnin spetta la parola finale sull’accaduto «in quanto vescovo della diocesi di suor Bernardette. Provengo da una Comunità carismatica – riferisce la religiosa -. Chiesi al Signore un segno attraverso le Scritture. Così arrivai alle quattro guarigioni narrate da san Marco dal verso 35, poi al Vangelo di san Giovanni con l’intervento della Vergine alle nozze di Cana». A questo punto ogni dubbio scomparve «Avrei rattristato lo Spirito».

L’incontro con Papa Francesco. «Mi ha chiesto di pregare per lui. Lo volevo ringraziare ma non parlo italiano. Monsignor Benoit-Gonnin ha presentato il libro. Io sono rimasta in silenzio, che è come la preghiera». Pellegrina dell’evangelizzazione. Così si definisce la suora «A Lourdes dò ai malati la mia testimonianza. Ai giovani parlo di aborto ed eutanasia perché la vita ci è data da Dio e le disabilità non impediscono il dialogo con lui. Quello che ha fatto per me lo può fare per altri. Chi va a Lourdes riceve pace e a volte la fede per i cari rimasti a casa». Per questo compito laborioso suor Bernardette si affida alla preghiera delle consorelle. «Non ho meritato più di quanto meritano altri». L’appendice del libro è ricca della documentazione e di una preghiera della suora per ringraziare del miracolo.

22 gennaio 2019