A 12 anni dalla morte, avvenuta il 13 febbraio 2005, si è chiuso solennemente nella chiesa carmelitana di Santa Teresa di Coimbra, in Portogallo, il processo diocesano per la causa di beatificazione e canonizzazione di suor Maria Lúcia de Jesus, una delle veggenti di Fatima. Migliaia le lettere e gli scritti anializzati, oltre all’audizione di 61 testimoni interrogati sulle sue virtù eroiche. Al termine, è stato redato un documetno di 15.483 pagine, contenuto in 19 casse, che ora sarà fatto pervenire alla Congregazione per le Cause dei Santi dal postulatore italiano, padre Romano Gambalunga.

Presiedendo l’affollata cerimonia, il vescovo di Coimbra ha parlato di «un giorno di festa» e di «una giornata storica per la diocesi», elogiando l’impegno di tutti coloro che hanno contribuito all’apertura di «un processo che ha cercato di giungere alla certezza morale della santità di suor Lúcia». Nell’omelia della messa, monsignor Virgílio Antunes ha infatti ricordato che «nel dare ai suoi appunti personali il titolo di “Il mio cammino”, questa Serva di Dio ha manifestato il suo desiderio di vivere tutta la sua vita come discepola di Gesù e di rimanere ferma nell’allegria del Vangelo come testimone delle misericordie del Signore, insieme a Maria e alla Chiesa».

20 febbraio 2017