Suor Bottani, Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica

Il riconoscimento conferito dal presidente Mattarella, insieme a 31 altre onorificenze a cittadine e cittadini impegnati in solidarietà, cultura, legalità

«Per la totale dedizione con cui da anni è impegnata nella prevenzione, sensibilizzazione e contrasto alla tratta degli esseri umani». Questa la motivazione con la quale questa mattina, 20 dicembre, il presidente Sergio Mattarella ha conferito a suor Gabriella Bottani il titolo di Ufficiale dell’Ordito al merito della Repubblica italiana. 32, in tutto, le onorificenze al merito conferite dal capo dello Stato a cittadine e cittadini che si sono distinti per atti di eroismo, per l’impegno nella solidarietà, nel soccorso, nella cooperazione internazionale, nella tutela dei minori, nella promozione della cultura e della legalità o, ancora,  per le attività in favore della coesione sociale, dell’integrazione, della ricerca e della tutela dell’ambiente.

Rete internazionale anti tratta Talitha Kum (UISG)
Rete internazionale anti tratta Talitha Kum (UISG)

«Ricevo con gratitudine la notizia del riconoscimento datomi dal presidente della Repubblica per il lavoro che ho svolto per costruire reti di solidarietà e reti di bene per contrastare la tratta e per sensibilizzare su questo tema che provoca tanto dolore – il commento della religiosa -. Con grande sorpresa ricevo la notizia in un momento che sto riservando alla preghiera e al silenzio, che per me è la fonte di questo impegno che porto avanti. La fede in Cristo mi ha sempre sostenuta e continua a farlo. Vorrei dedicare questo riconoscimento alle tante persone religiose e non, cattoliche e di altre fedi, che dedicano la loro quotidianità a costruire un mondo migliore».

Veglia contro la tratta 2019
Nella foto, un momento della veglia contro la tratta nella basilica di Sant’Antonio in via Merulana, l’8 febbraio 2019

Suor Gabriella ricorda i primi passi del suo impegno contro la tratta, nel 2007, in Brasile. «Mi sono resa conto – dice – che erano due le cose su cui dovevamo impegnarci. La prima è promuovere azioni concrete sul territorio per la prevenzione, l’accoglienza e l’assistenza ai sopravvissuti, alle comunità e alle famiglie che hanno sofferto la violenza della tratta. E la seconda è tessere reti di solidarietà e di fiducia per contrastare chi, come i trafficanti, distrugge i legami significativa per la persona». Quindi, con uno sguardo all’oggi, prosegue: «Tutto questo è per me Talitha Kum, un progetto nato dentro la vita religiosa e a partire dalla vita religiosa ma in collaborazione con il mondo laicale e con altre fedi. Questo mi ha aperto degli spazi nuovi e importanti di crescita».

Talitha Kum è un progetto che nasce all’interno dell’Unione internazionale delle Superiore generali, che promuove la collaborazione nell’ambito comune della lotta alla tratta, dando vita a una rete internazionale di cui la religiosa è coordinatrice. «La collaborazione – ancora le parole di suor Bottani – è una risposta importante alla crisi della nostra epoca, che tende a dividere e a frammentare; in un contesto di separazione le forze di morte e distruzione, come la tratta, attingono più forza ed energia. Questo riconoscimento fa onore a tutti gli sforzi che facciamo per superare le divisioni, i ghetti e le scatole chiuse; è un invito a unire le forze che mettono al centro la dignità della persona e la vita».

20 dicembre 2019