Sud Sudan, oltre 31mila in fuga dalla carestia

Già arrivati in Sudan la metà del numero previsto di rifugiati provenienti dal Paese, per lo più donne e bambini che hanno bisogno di assistenza salva-vita

Già arrivati in Sudan la metà del numero previsto di rifugiati provenienti dal Paese, per lo più donne e bambini. Da quando è scoppiata la guerra sono 330mila

Nei primi due mesi del 2017 è già arrivata in Sudan la metà del numero di rifugiati provenienti dal Sud Sudan previsto per l’intero anno. A riferirlo è l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), che parla di oltre 31mila sudsudanesi che hanno lasciato il Paese a causa della fame portata dalla carestia – particolarmente grave in alcune aree dello Unity State – e dei conflitti armati. Stando alle prime stime, l’80% dei nuovi arrivati sono donne e bambini, molti dei quali non accompagnati o separati dalle famiglie; tutti hanno bisogno di immediata assistenza salva-vita.

Al loro ingresso in Sudan, i nuovi rifugiati vengono trasportati in luoghi dove possono ricevere cibo, acqua e un riparo, quindi vengono forniti di kit da cucina per soddisfare le loro necessità di base. Gli esponenti del Sudanese National Umma Party hanno chiesto alla popolazione sudanese delle aree che confinano con il Paese di ricevere i rifugiati che fuggono dalla carestia che sta colpendo parte della giovane nazione. Le organizzazioni della società civile sudanese hanno lanciato anche un appello alle organizzazioni caritative e di volontariato attive in Sudan, riconosciute dallo Stato, chiedendo loro di fornire aiuti per il Sud Sudan.

Secondo l’Unhcr, da quando è scoppiata la guerra sono arrivati in Sudan quasi 330mila rifugiati sudsudanesi in fuga da guerre e insicurezza alimentare in corso nel loro Paese.

2 marzo 2017