Studenti ancora in piazza per il futuro del pianeta

Manifestazioni in centinaia di città, venerdì 29 novembre. «Lanceremo un messaggio ai potenti del mondo: basta propaganda, non c’è più tempo»

L’onda verde dei giovani non si ferma. Questa mattina, 29 novembre, in circa 15mila si sono ritrovati nel corteo partito da piazza della Repubblica e diretto a piazza del Popolo, nel quarto sciopero globale per il clima. Presenti Rete della conoscenza, Unione degli studenti e Link. «Torniamo in piazza con Fridays for Future perché vogliamo un altro mondo in cui vivere, libero dalla minaccia del cambiamento climatico – dichiara Giacomo Cossu, coordinatore nazionale di Rete della conoscenza -. E il Black Friday è il momento perfetto per denunciare un sistema economico fondato sullo sfruttamento sconsiderato dell’ambiente e dei lavoratori per produrre merci inutili a prezzi bassi. Vogliamo un cambiamento radicale del sistema economico, perciò – aggiunge – dalle piazze lanceremo un messaggio ai potenti del mondo che si riuniranno dal 2 al 13 dicembre alla Cop25 di Madrid: basta propaganda, non c’è più tempo».

Cortei in centinaia di città  – da Milano a Roma, passando per Torino, Napoli e Bologna – e decine di iniziative negli atenei di tutta Italia. In piazza con i ragazzi di scuole e università in molti casi anche le «amiche sardine», raggiunte nei giorni scorsi da una sorta di  lettera appello: un invito a partecipare, visto che «gli obiettivi per cui lottiamo entrambi sono complementari e, anzi, spesso coincidono. Non c’è “noi”o “voi” che tengano. Il fatto che entrambe le mobilitazioni siano promosse da noi ragazze e ragazzi è ancora più importante – si legge nel testo -, perché così vogliamo rivendicare il nostro protagonismo in questo momento di stallo dei grandi».

Nella Capitale, possibili ripercussioni su traffico e mezzi pubblici, con limitazioni e deviazioni per le linee H, 40, 52, 53, 60, 61, 62, 63, 64, 66, 70, 80, 82, 83, 85, 119, 160, 170, 492, 590 e 910.

29 novembre 2019