Strasburgo, von der Leyen “disegna” la sua Ue

La candidata tedesca alla presidenza della Commissione ha presentato il suo programma. Il richiamo ideale a Simone Veil. Il voto nel pomeriggio del 16 luglio

È iniziata prima di entrare nell’emiciclio, con un pensiero affidato a Twitter, la giornata di Ursula von der Leyen, la candidata tedesca alla presidenza della Commissione europea che questa mattina, 16 luglio, ha presentato il suo programma e la sua idea di Unione europea agli eurodeputati. «In questi stessi giorni di 40 anni fa, Simone Veil è stata eletta prima presidente del Parlamento europeo. Se l’Europa è una donna, l’Europa è Simone Veil – ha scritto von der Leyen -. Cosa possiamo fare oggi per poter vivere domani ancora nella sua visione di un’Europa unita e pacifica?». In aula, poi, il suo discorso programmatico: 35 minuti di relazione scanditi da una ventina di applausi. Il primo riferimento, ancora, a Simone Veil; quindi un passaggio sui «padri fondatori e le madri fondatrici» della Comunità che «hanno realizzato un’opera impressionante e duratura sulle ceneri della guerra».

Forti, nella relazione di von der Leyen, i tratti europeisti, così come l’attenzione agli equilibri politici dell’emiciclo, che questo pomeriggio alle 18 esprimerà il suo voto, cartaceo e a scrutinio segreto. Per essere eletta, la presidente designata dovrà avere la maggioranza assoluta dei voti: 374 su 747 eurodeputati. In caso di vittoria, sarebbe la prima donna a ricoprire questo incarico. Lotta al cambiamento climatico, sviluppo economico e sostegno all’occupazione giovanile, equità fiscale e salario minimo. Questi alcuni dei tratti del profilo dell’Ue disegnato da von der Leyen. Inevitabile il riferimento alla difesa dello stato di diritto e alle politiche migratorie. «Il Mediterraneo è diventato una delle frontiere più letali al mondo. In mare – afferma categorica – c’è l’obbligo di salvare vite». E prospetta «un nuovo patto per la migrazione e l’asilo, inclusa la riforma di Dublino», insieme al sostegno ai Paesi più esposti ai flussi e alla cooperazione con Paesi di origine e di transito. Ancora,  insiste sulla urgenza di «rafforzare l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, con un corpo di 10mila guardie entro il 2024. Dobbiamo salvare vite umane – aggiunge – ma dobbiamo anche ridurre la migrazione irregolare, lottare contro gli scafisti e la tratta, tutelare il diritto di asilo e migliorare la condizione dei profughi tramite corridoi umanitari in stretta cooperazione con le Nazioni Unite», è il monito di von der Leyen. 

«Un’Europa basata sulla pace, unita, fondata sui valori. Questa è la visione dell’Europa che mi ha guidato nella mia vita, in quanto madre, medico, donna impegnata in politica», dichiara davanti ai deputati chiamati a eleggerla. Mettendo a fuoco un unico, chiaro obiettivo: «l’Europa va rafforzata e chi la vuole fare fiorire mi avrà dalla sua parte, chi invece la vuole indebolire troverà in me una dura nemica». Dalla presidente designata della Commissione, quindi, ancora un richiamo: «Vogliamo il multilateralismo, il commercio equo e difendiamo un ordine basato sulla legge. Ma dobbiamo anche riscoprire la nostra unità e se siamo uniti dall’interno nessuno ci potrà dividere dall’esterno, Così potremo trasformare le sfide di domani in opportunità».

Scendendo nel concreto, a proposito di clima von der Leyen ha annunciato «un accordo verde per l’Europa nei primi cento giorni del mio mandato», con l’obiettivo di fare dell’Europa «il primo continente climaticamente neutrale entro il 2050. Per questo – afferma – dobbiamo compiere passi coraggiosi. Il nostro obiettivo di ridurre le emissioni di Co2 del 40% entro il 2030 non basta. Bisogna andare oltre, con una riduzione delle emissioni del 50% se non addirittura del 55%». Altro tema dirimente, nel discorso programmatico della presidente designata, la sfida di un’Europa «più giusta ed equa. Questo – assicura – è l’obiettivo che mi guiderà». Il pensiero va alle famiglie in difficoltà, messe in ginocchio dalla crisi economica e occupazionale, e ai giovani in cerca di lavoro, per i quali contemperare lavoro e istruzione. 

16 luglio 2019