Strage in Texas: «Quanti altri bambini moriranno prima che i leader agiscano?»

L’appello del direttore generale Unicef Catherine Russell: «Dove accadrà la prossima volta?». Dall’Italia il cordoglio del ministro degli Esteri Di Maio e del presidente del Consiglio Mario Draghi

«Tragedia dopo tragedia, sparatoria dopo sparatoria, giovane vita dopo giovane vita: quanti altri bambini moriranno prima che i leader del governo agiscano per tenere al sicuro i bambini e le loro scuole? Perché, finché non lo faranno, questi orrori continueranno». Il direttore generale Unicef Catherine Russell commenta con queste parole la sparatoria avvenuta nella scuola di Uvalde, in Texas, martedì 24 maggio. «Ancora una volta – sottolinea -, dei bambini sono stati attaccati e uccisi mentre frequentavano la scuola, l’unico luogo al di fuori delle loro case dove dovrebbero essere più al sicuro». Russell ricorda le vittime – 19 bambini e due adulti – che «sono usciti per andare a scuola non torneranno mai a casa dalle loro famiglie» ma anche i molti altri bambini, insegnanti e personale scolastico che hanno assistito alla carneficina e «porteranno le cicatrici a livello emotivo e psicologico per il resto della loro vita. Ieri è successo in Texas. Dove accadrà la prossima volta?», domanda. Quest’anno «abbiamo già assistito a terribili attacchi alle scuole in Afghanistan, Ucraina, Stati Uniti e altrove».

Dall’Italia, anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio commenta su Twitter la notizia del «barbaro massacro», che lascia «inorriditi e sconvolti. Condividiamo il profondo dolore delle famiglie e di tutto il popolo americano – scrive -. A loro oggi va il nostro pensiero». Affidato  Twitter anche il commento del presidente del Consiglio Mario Draghi: «Siamo tutti uniti nel cordoglio per l’orribile tragedia avvenuta in Texas – si legge -. Possano le nostre anime essere con quelle di quei bambini, delle loro famiglie, dei loro genitori e di tutti quelli che sono scomparsi».

26 maggio 2022