Strage di Perm, l’arcivescovo Pezzi: «Tragedia che non deve ripetersi»

Il messaggio del presidente dei vescovi russi al governatore del territorio. «A nome del clero e dei credenti, assicuro la nostra preghiera»

È indirizzato a Makhonin Dmitry Nikolaevich, governatore del territorio di Perm dove ieri mattina, 20 settembre,  un ragazzo di 18 anni è entrato all’Università statale e ha cominciato a sparare, il messaggio di cordoglio dell’arcivescovo di Mosca Paolo Pezzi, presidente della Conferenza dei vescovi cattolici della Russia. «Possano l’amore misericordioso e la solidarietà umana consolare i cuori delle persone nella disperazione e possa la giustizia lavorare affinché non si ripeta più una tragedia così terribile», si legge nel testo. Il bilancio, secondo le informazioni aggiornate e riportate dall’agenzia Tass, è di 6 morti mentre 24 feriti stanno ricevendo cure. Ricoverato in ospedale anche l’autore della strage, in un primo momento dato per morto.

Sebbene la città di Perm si trovi nell’estrema parte orientale della Russia europea, ai piedi degli Urali centrali e a 1.200 chilometri di distanza da Mosca, la comunità cattolica locale fa parte del grande territorio dell’arcidiocesi della Madre di Dio di Mosca. «Voglia accettare le mie più sentite condoglianze per la tragedia di Perm, che è costata la vita a sei persone –  scrive dunque l’arcivescovo al governatore -. A nome del clero e dei credenti della Chiesa cattolica in Russia, assicuro la nostra preghiera per il riposo dei morti, per la guarigione dei feriti, per il conforto e il sostegno per il lutto e per l’aiuto di Dio per tutti coloro che stano vivendo questo momento difficile».

21 settembre 2021