“Stop racism, not the game”: la campagna contro il razzismo nello sport di base

L’iniziativa fino al 24 settembre. L’obiettivo: aiutare il mondo dello sport, la società civile e le istituzioni a riconoscere e combattere le discriminazioni a livello europeo

Non è una novità. Il razzismo ormai da tempo attraversa in varie forme il mondo dello sport. Tuttavia, c’è ancora troppo silenzio quando si parla di sport di base, quell’ambiente da cui tante sportive e tanti sportivi provengono e che spesso proprio a causa delle discriminazioni si ritrovano a dovervi rinunciare. A partire da storie come queste, è partita ieri, 16 luglio, “Stop Racism, not the game!”, una campagna nata nell’ambito del progetto Monitora, che ha l’obiettivo di rafforzare le competenze professionali delle organizzazioni della società civile, delle associazioni sportive di base, delle istituzioni nazionali e locali necessarie per monitorare, documentare e denunciare le discriminazioni e il razzismo nello sport di base in quattro Paesi dell’Unione europea.

Sono numerosi gli esempi portati dalle organizzazioni promotrici della campagna per dimostrare che quello del razzismo nello sport è un problema tutt’altro che secondario. In occasione delle Olimpiadi di Tokyo 2020 Paola Egonu viene scelta come portabandiera olimpica, ma subito si scatenano le polemiche nei confronti della scelta del Cio perché considerata non rappresentativa dell’Italia. Alla vigilia delle Olimpiadi di Parigi 2024, una controversia simile si scatena per la cantante franco-maliana Aya Nakamura che si esibirà alla cerimonia delle Giochi. Pensando al Campionato europeo di calcio appena concluso, si potrebbe menzionare il tweet di Katrin Goring-Eckardt, vicepresidente del Bundestag in Germania, la quale commenta così la nazionale tedesca che aveva battuto l’Ungheria in una partita: «Questa squadra è veramente eccezionale. Pensate se ci fossero solo giocatori bianchi».

La campagna ha lo scopo di incoraggiare le persone a denunciare, monitorare e agire in maniera efficace contro il razzismo. Video testimonianze, post di divulgazione e tre video challenge caratterizzeranno la prima parte della campagna che accompagnerà il periodo delle Olimpiadi. La seconda parte si concentrerà maggiormente sul training online prodotto nell’ambito del progetto Monitora. Dopo il lavoro di ricerca culminato nei Report nazionali ed europeo e lo svolgimento di training nazionali, per diffondere maggiormente le pratiche di contrasto del razzismo nello sport a settembre sarà online il training online gratuito Monitoring Racism in Grassroots Sport.

La campagna si svolgerà fino al 24 settembre attraverso i social di Lunaria aps, associazione capofila del progetto Monitora, e degli altri partner europei LIIKKUKAA, Stop Racism in Sport, Uisp Aps, United for Intercultural Action.

17 luglio 2024