Stop agli sprechi alimentari, la legge arriva alla Camera

Una delle «eredità dirette di Expo». Il ministro Martina: l’Italia si doterà di una norma di contrasto a un fenomeno da oltre 12 miliardi di euro l’anno

Una delle «eredità dirette di Expo». Il ministro Martina: l’Italia si potrà dotare di una norma che rafforza il contrasto a un fenomeno che vale oltre 12 miliardi di euro all’anno

«La legge contro gli sprechi alimentari in votazione dal 14 marzo alla Camera rappresenta una delle eredità dirette di Expo Milano 2015. Finalmente l’Italia si potrà dotare di una norma che rafforza il lavoro di contrasto a un fenomeno che solo da noi vale più di 12 miliardi di euro all’anno”. Così il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina commenta la nuova legge contro gli sprechi alimentari, su cui è iniziata la discussione alla Camera. «Puntiamo a far crescere la consapevolezza nei consumatori rispetto alle abitudini alimentari, a semplificare le donazioni per le aziende e per la prima volta anche per l’agricoltura si disegna un ruolo da protagonista, attraverso le donazioni dirette agli indigenti – spiega Martina -. Sotto questo versante l’Italia rappresenta già una buona pratica a livello internazionale: ogni anno recuperiamo 550mila tonnellate di eccedenza in tutta la filiera. Nel 2016 vogliamo arrivare a 1 milione. Il nostro piano SprecoZero va avanti con le misure della nuova legge e con l’intervento che abbiamo già fatto con la stabilità, dove abbiamo reso per le imprese più conveniente donare che sprecare cibo». Ciò  detto, «è importante anche che la legge riconosca e rafforzi l’impegno del tavolo indigenti che da oltre due anni lavora al ministero mettendo insieme enti caritativi, industria, grande distribuzione e organizzazioni agricole – conclude il ministro -. Nel mondo un terzo della produzione di cibo viene sprecata. Si tratta di una delle piaghe più forti contro cui combattere per affermare davvero e concretamente il diritto al cibo come diritto universale, per contribuire a raggiungere l’obiettivo Famezero al 2030 sancito dalla Carta di Milano e dai nuovi Obiettivi del millennio dell’Onu. L’Italia, anche con la nuova norma, è pronta a fare la sua parte».

I dati. Si stima  in 5 milioni e mezzo il numero degli italiani in condizioni di povertà alimentare, di cui un milione e 300mila minori. Ma le famiglie che non hanno denaro sufficiente per garantirsi un pasto proteico almeno ogni due giorni sono addirittura il 14,5% del totale.

15 marzo 2016