Stage di formazione diocesano su catechesi e disabilità

Promosso dall’Ufficio catechistico del vicariato verrà ospitato dall’Università Cattolica di Roma fino al 23 novembre. Destinatari: catechisti, sacerdoti, operatori socio-sanitari e insegnanti di religione

Tre giorni di approfondimento su catechesi e disabilità, per una Chiesa che possa davvero accogliere tutti. È questo l’obiettivo di «Cosa posso fare?», stage di formazione per catechisti, insegnanti di religione, sacerdoti, operatori socio-sanitari e fedeli interessati, promosso dall’Ufficio catechistico diocesano e in programma dal 21 al 23 novembre nell’Aula Lazzati dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, presso il Polo universitario Giovanni XXIII. Il via alle riflessioni venerdì prossimo alle 16.30, con i saluti del vescovo Matteo Zuppi, ausiliare per il settore Centro; del direttore dell’Ufficio catechistico monsignor Andrea Lonardo; e del parroco dei Santi Martiri dell’Uganda don Luigi D’Errico.

Quindi, durante il pomeriggio e nelle due giornate successive, si susseguiranno gli interventi dedicati ai diversi tipi di disabilità: dall’autismo ai problemi di apprendimento, alla sordità. Sabato mattina alle 10 terrà la sua relazione suor Veronica Amata Donatello, responsabile del Settore catechesi persone disabili dell’Ufficio catechistico della Cei, grande esperta del settore, che si interrogherà su «Una Chiesa per tutti: realtà o utopia?». Suor Veronica ha contribuito alla realizzazione di questo stage, in un gruppo di lavoro di cui fa parte anche Giusy Nocca, che due anni fa ha chiesto a monsignor Lonardo di pensare a un approfondimento in questo ambito.

«Da allora abbiamo iniziato a incontrarci anche con catechisti e parroci – racconta Nocca – per sapere quali fossero le esigenze più sentite. E ne sono venute fuori principalmente due: quella di una formazione specifica nel settore della catechesi e disabilità, e quella di creare una rete tra le parrocchie e le realtà per condividere le diverse esperienze e sapere meglio come poterle affrontare. Per questo stiamo pensando anche alla realizzazione di un sito web dedicato, anche se per adesso ci stiamo ancora lavorando».

 

21 novembre 2014