Sprechi alimentari: il recupero di Acli Roma per la Chiesa ucraina

Iniziativa con l’AS Roma all’Olimpico, in occasione della partita con il Cagliari. Nel 2023 con il progetto “Il cibo che serve” recuperati 71mila chilogrammi di alimenti

Nell’XI Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, che si celebra oggi, 5 febbraio, le Acli provinciali di Roma promuovono un recupero speciale di eccedenze alimentari nell’ambito della collaborazione con la AS Roma presso lo Stadio Olimpico, in occasione della partita Roma-Cagliari. I beni alimentari recuperati verranno poi donati alla basilica minore di Santa Sofia, la Chiesa nazionale degli ucraini a Roma, a quasi due anni dallo scoppio della guerra in Ucraina.

L’iniziativa si colloca nell’ambito del progetto “Il cibo che serve”, grazie al quale nel corso del 2023 le Acli di Roma hanno recuperato oltre 280mila pasti, consegnati poi a più di 43 organizzazioni ed enti benefici attivi sul tutto il territorio della provincia, arrivando a 5.570 persone ogni giorno e percorrendo 61.189 km in un anno. Dal 2021, inoltre, le Acli di Roma collaborano con l’AS Roma per il recupero di tutto il cibo in eccedenza proveniente dall’area hospitality dello Stadio Olimpico in occasione delle partite casalinghe della Roma. Dall’inizio della stagione sportiva in corso sono stati recuperati mille kg di cibo di altissima qualità, 5mila kg totali dall’avvio della collaborazione.

«Quest’anno – spiega la presidente delle Acli provinciali di Roma Lidia Borzì – abbiamo scelto di coniugare il messaggio di questa giornata, che intende sensibilizzare sul tema del contrasto degli sprechi alimentari, con un messaggio di pace, un pensiero rivolto alle tante persone che soffrono a causa della guerra in Ucraina e di quella in Medio Oriente, che si aggiungono alle tante guerre nascoste in tutto il mondo. Il nostro impegno sul fronte del recupero e della redistribuzione delle eccedenze alimentari, che ha un grandissimo ritorno in termini di contrasto allo spreco, lotta alle povertà e tutela ambientale, prosegue ogni giorno – assicura -, perché sappiamo che tante persone hanno difficoltà nella nostra città a nutrirsi in maniera corretta, con ripercussioni anche sulla propria salute. Allo stesso tempo, in tanti trattano il cibo con estrema disinvoltura, creando sprechi e, di conseguenza, forti diseguaglianze sociali. Per portare avanti al meglio il lavoro, però, è fondamentale il lavoro di rete, come avviene con l’AS Roma, che ringraziamo per la sensibilità al tema, e con tante altre realtà della Capitale».

5 febbraio 2024