Sport, intrattenimento e prevenzione: la “ricetta” di Tennis and Friends

La manifestazione nata nel 2011 “raccontata” nel documentario in onda su Rai 2. Nella I edizione, 4 le aree sanitarie allestite, per 200 screening. Ora sono 90; 300mila gli screening

Camminare tra i pini e le statue del Foro Italico e fermarsi a osservare i personaggi dello spettacolo mentre giocano a tennis può salvare la vita. Sono tante le storie di persone che in questi anni hanno scoperto di avere una patologia e hanno intrapreso in tempo il percorso di cura grazie a Tennis and Friends. La manifestazione è nata nel 2011 ed è promossa dalla onlus Friends For Health, di cui è fondatore e presidente Giorgio Meneschincheri, medico e specialista in medicina preventiva, professore all’Università Cattolica del Sacro cuore. Tre di queste storie verranno raccontate dai protagonisti stessi nel documentario “Tennis and Friends, la prevenzione scende in campo”. Una produzione AUT AUT per Rai Documentari che racconta i tredici anni dell’evento attraverso immagini e testimonianze. Il lavoro va in onda oggi, 17 maggio, su Rai 2 alle 19 e su Raiplay.

Unire lo sport, l’intrattenimento e la prevenzione. Questa è la ricetta vincente della manifestazione, che offre la possibilità di usufruire gratuitamente di visite specialistiche, regalando sorrisi e risate grazie a personaggi come Fiorello e Paolo Bonolis. I vip sostengono l’evento in qualità di ambassador e molti di loro scendono in campo per giocare il torneo di tennis a loro dedicato, promuovendo stili di vita sani e invogliando i partecipanti a usufruire delle visite.

Ma come è nata questa grande avventura? Lo ha spiegato proprio Meneschincheri durante la conferenza di presentazione moderata da Veronica Maya, che si è tenuta ieri, 16 maggio, nella Villetta Ruggeri del Foro Italico. Tra gli altri presenti anche i vertici di Rai Documentari, Angelo Binaghi, presidente della Federazione italiana tennis e padel, Nicola Pietrangeli, presidente onorario di Tennis and Friends – Salute e Sport e ambasciatore del tennis italiano nel mondo, Angelo Bozzolini, produttore e regista del documentario, Paolo Bonolis e Massimiliano Ossini.

«Un giorno Veronica Maya mi chiamò, chiedendomi di visitare una sua amica in gravidanza (la moglie di Ossini, ndr) che stava dimagrendo – racconta Meneschincheri -. Scoprii che aveva un tumore alla tiroide, ma riuscimmo a salvare lei e il bambino. Da quel momento mi resi conto che bisognava far qualcosa per offrire prevenzione gratuita», racconta il medico. Così è nato Tennis and Friends, che a livello di numeri è cresciuto esponenzialmente nel tempo. «Nella prima edizione c’erano solo 4 aree sanitarie e furono realizzati 200 screening. Ora è diventato un contenitore di 90 postazioni sanitarie, di 32 società scientifiche e di 20 di volontariato – sottolinea Meneschincheri -. Questa squadra ha permesso a 300mila persone di usufruire di screening gratuiti». Ma la manifestazione non si ferma qui. Non si limita a rimanere in Italia, dove ha raggiunto anche Napoli e Torino. «Dal prossimo anno il format del progetto verrà sperimentato in America a Philadelphia», conclude.

Una missione abbracciata fin da subito dalla Federazione italiana tennis e padel. «Il nostro obiettivo non è solo quello di vincere medaglie, ma di rendere lo sport più popolare, perché è una delle più grandi forme di prevenzione – ha evidenziato Binaghi . E inoltre aiuta anche a sostenere il Servizio sanitario nazionale. Tennis and Friends crea benessere e aiuta la società a essere migliore». Per questo motivo la Rai ha deciso di investire nella produzione del documentario. «Promuovere la prevenzione e i corretti stili di vita, quindi la salute e l’attività sportiva, è parte integrante e fondamentale dell’impegno profuso dal Servizio pubblico», spiega Fabrizio Zappi, direttore di Rai Documentari.

Nicola Pietrangeli ha invece ricordato di quando chiese al presidente della Repubblica Sergio Mattarella di partecipare all’evento, «ma poi dovette incontrare la cancelliera Merkel e purtroppo non è più potuto venire», racconta l’ex campione azzurro. «Vorrei che un giorno potesse presenziare anche insieme al Papa – ha continuato -. È un evento unico al mondo. Parlo in prima persona, perché ho ricevuto una diagnosi di cancro al colon dopo che avevo avuto delle perdite. È stato un momento brutto, ma sono stato salvato in corner». Pietrangeli è stato protagonista anche di un simpatico siparietto con Bonolis che scherzosamente ha raccontato di un doppio giocato insieme qualche anno fa durante la manifestazione. «Mi chiedeva di indicargli dove si trovasse la pallina perché non riusciva a vederla (ride, ndr)». Tennis and Friends è questo. Allegria, sport, ma soprattutto prevenzione.

17 maggio 2024