Spari in metro a New York. 23 i feriti, nessuno a rischio

L’episodio alle 8.26 del 12 aprile. Il vescovo di Brooklyn: «Inorridito dall’episodio di violenza». L’arcivescovo di New York Dolan: «La Chiesa è pronta ad assistere in ogni modo possibile»

È in custodia della polizia l’uomo considerato «persona di interesse» per l’attacco di ieri mattina, 12 aprile, alle 8.26, nell’ora di punta, sulla linea N delle metropolitana di New York. Afroamericano, 62 anni, Frank James è il titolare della carta di credito usata per affittare il furgoncino legato all’attacco e trovato a pochi isolati dalla stazione di Sunset Park, a Brooklyn. La polizia non lo definisce “sospetto” né “presunto autore” della sparatoria, che si è verificata all’interno del vagone. Indossando una felpa con cappuccio e un giubbetto catarifrangente, l’uomo ha estratto dal suo zainetto una bomboletta fumogena, poi ha indossato la maschera antigas e ha iniziato a sparare. Almeno 33 i colpi esplosi dalla sua pistola, una Glock 9 millimetri, che poi si è inceppata e questo avrebbe evitato il peggio. A quel punto è scappato.

Alla fermata oltre alla pistola usata gli investigatori della polizia di New York, coadiuvati dall’Fbi, hanno trovato una borsa con le chiave del furgoncino affittato appunto da James, munizioni, un’accetta, fuochi d’artificio e un contenitore con della benzina. Una ricompensa di 50mila dollari è stata offerta a chiunque sia in grado di fornire informazioni in grado di identificare l’attentatore. 23 in tutto i feriti, che sono riusciti a trascinarsi sulla banchina della metro una volta raggiunta la stazione, quando la folla è fuggita terrorizzata. Nessuno è in pericolo di vita e chi era stato ricoverato per intossicazione da fumo è stato dimesso in serata. Il capo della polizia di New York Keechant Sewell non ha dubbi: «Siamo stati fortunati, poteva andare molto peggio». Ora, assicura, le indagini proseguono, con centinaia di agenti sul campo. Intanto su Twitter parla di «terribile attacco, rivolto a newyorkesi che erano semplici pendolari» anche il vescovo di Brooklyn Robert Brennan, invitando a pregare «con fervore per le numerose persone colpite e ferite in una stazione della metropolitana di Sunset Park».

Il presule, che si è detto «inorridito dall’episodio di violenza», ha voluto visitare nel pomeriggio il luogo dell’attentato e il 72° distretto del dipartimento di Polizia di New York City, dove ha espresso gratitudine per il coraggio e il servizio svolto dagli agenti delle forze dell’ordine, invocando al contempo la protezione di Dio mentre continua la caccia all’uomo. Allo stesso tempo, ha pregato per i medici che stanno curando le vittime in tre ospedali della città.

Affidato a Twitter anche il messaggio di solidarietà del cardinale Timothy Dolan, arcivescovo di New York, la cui diocesi comprende i quartieri di Manhattan, del Bronx e di Staten Island. «Le mie preghiere vanno per tutti i feriti nell’orribile attacco di oggi alla metropolitana di Brooklyn e per la polizia e altri soccorritori – ha scritto -. La Chiesa è pronta ad assistere in ogni modo possibile».

13 aprile 2022