Spallanzani: verso le dimissioni il giovane rientrato da Wuhan

La notizia nel bollettino medico dell’Istituto. Il presidente Mattarella: «Grazie a chi è in prima linea». Aumentano i contagi ma anche i guariti. Isolato il ceppo italiano

Finisce il tempo della quarantena per Niccolò, il giovane italiano rientrato il 15 febbraio scorso da Wuhan, focolaio dell’epidemia di coronavirus, con un volo speciale dell’aeronautica militare italiana. «Nella giornata di domani 29 febbraio, sarà dimesso dal nostro istituto dopo aver completato il necessario periodo di quarantena», informano dall’istituto Spallanzani attraverso il bollettino medico di oggi, venerdì 28. «L’Istituto – si legge nel comunicato – è felice di poter condividere questa gioia con la famiglia del ragazzo ed i suoi amici». A oggi, informano ancora dalla struttura sanitaria, sono stati valutati 180 pazienti; di questi 136, negativi al test, sono stati dimessi. 44 i pazienti tutt’ora ricoverati.

Di coronavirus e della sfida della conoscenza ha parlato anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo discorso all’incontro per il 30° anniversario della Fondazione Telethon, in occasione della Giornata mondiale delle Malattie rare, che ricorre domani, 29 febbraio. «La conoscenza aiuta la responsabilità e costituisce un forte antidoto a paure irrazionali e immotivate che inducono a comportamenti senza ragione e senza beneficio, come avviene talvolta anche in questi giorni», ha dichiarato il Capo dello Stato, rivolgendo poi il suo “grazie” a «chi sta operando con fatica, con sacrificio, con abnegazione per contrastare il pericolo del coronavirus: i medici, gli infermieri, il personale della Protezione civile, i ricercatori, le donne e gli uomini delle forze armate e di quelle di polizia, tutti coloro che in qualche modo si trovano in prima linea».

A oggi, sono 17 i morti e 650 le persone positive al coronavirus in tutta Italia: aumentano i contagi, dunque, ma restano circoscritti. 13 le regioni coinvolte: Lombardia (403 e 14 morti), Veneto ( 111 e 2 morti), Emilia Romagna (97 e 1 morto), Liguria (19) Sicilia (4), Lazio, Campania e Marche (3), Toscana e Piemonte (2), Alto Adige, Abruzzo e Puglia (1). Al contempo, cresce il numero delle persone giudicate guarite: 45. Dei 650 contagiati, meno della metà (304) sono in ospedale, 284 sono seguiti a casa, 62 non sono neanche monitorati.I ricercatori dell’ospedale Sacco di Milano hanno isolato da quattro pazienti di Codogno il ceppo italiano del virus: si tratta di uno strumento in più nel lavoro di ricerca di un vaccino contro il coronavirus e di una fonte di dati preziosa per conoscerne le caratteristiche molecolari, indispensabili per mettere a punto farmaci mirati e vaccini.

Nel frattempo, in Giappone è stato ultimato lo sbarco della Diamond Princess, che contava a bordo 700 contagiati su un totale di 3.500 passeggeri; 4 i morti. L’equipaggio, compreso il comandante italiano di 44 anni Gennaro Arma, potrà tornare a casa se risulterà negativo ai test. Annunciato invece un primo caso di contagio nell’Africa sub-sahariana: si tratta di un cittadino italiano che lavora in Nigeria e che era tornato da Milano a Lagos il 25 febbraio, informano dal ministero della Salute, assicurando che il paziente è «clinicamente stabile, senza sintomi gravi». Le autorità sono al lavoro per identificare tutte le persone con cui ha avuto contatti all’arrivo in Nigeria, il Paese più popoloso dell’Africa, con circa 200 milioni di abitanti e la prima nazione al mondo con più abitanti in povertà estrema, davanti all’India.

28 febbraio 2020