“Spaccio Arte”, cultura nelle piazze di illegalità

16 appuntamenti con un open bus da Ostia a San Basilio. Il sindaco Raggi: «Portiamo tutto ciò che è bellezza. Andiamo a dare fastidio agli spacciatori»

La voglia di riattivarsi nonostante la pandemia è forte anche per le periferie, interessate in questi giorni da iniziative di valorizzazione culturale e urbanistica, come ci racconta il sindaco di Roma Virginia Raggi, parlando di “Spaccio Arte”, progetto promosso da Roma Capitale con il supporto di Zètema Progetto Cultura e Ama come partner tecnico. L’iniziativa, partita sabato 10 aprile da San Basilio e domanica 11 da piazza Gasparri a Ostia, fa leva sulle rappresentazioni artistiche all’aperto per contrastare le situazioni di spaccio e marginalità sociale di alcune periferie della Capitale. I sedici appuntamenti, organizzati con un open bus, si articoleranno nei prossimi fine settimana con manifestazioni a Tor Bella Monaca, Corviale, La Rustica, Primavalle, Romanina, Spinaceto. Un segnale forte per invocare la centralità delle periferie per la città ma anche coraggioso, considerando le misure restrittive legate al Covid.

Proprio per garantire la massima sicurezza ed evitare gli assembramenti, gli spettacoli saranno itineranti. «Non è il pubblico che viene da noi – spiega Raggi – ma noi che andiamo dal pubblico, sotto le finestre e i balconi delle loro case. Una modalità che abbiamo già  sperimentato con successo durante le feste natalizie con l’iniziativa “Facciamo finta che…tutto va ben!”: un bus turistico a due piani ha girato per le strade di Roma, dal centro alla periferia, per trasmettere dal vivo le note delle canzoni tradizionali del Natale ma anche brani musicali dei grandi cantautori italiani. In questo momento dobbiamo reinventarci ed essere creativi. La pandemia ci ha insegnato a esserlo ancora più di prima e a mettere in campo soluzioni alternative».

Con la pandemia anche le zone più lontane dal centro storico hanno rivelato una particolare vitalità, considerando che la maggior parte delle aziende ha puntato sullo smart working e i romani si sono riscoperti a vivere il proprio quartiere in maniera più intensa. Lo conferma anche la prima cittadina: «Le periferie sono il cuore pulsante di Roma e per questo devono essere tutelate, valorizzate, rilanciate. Penso ai giovani che ci abitano e alle possibilità che possiamo offrire loro. Per questo – aggiunge – abbiamo attivato diversi progetti: penso ai corsi di antimafia che sono partiti proprio questa settimana nelle scuole, al corso di giornalismo al quale stanno partecipando tanti ragazzi delle periferie romane. Ma l’amministrazione non ha puntato solo sulla cultura, per il futuro di queste strade difficili. Penso anche all’iniziativa “Il lavoro nobilita il quartiere”: praticamente recupereremo alcuni degli immobili del patrimonio capitolino e li metteremo a disposizione di quegli imprenditori che manifesteranno la volontà di aprire nuove attività commerciali e si impegneranno ad assumere i residenti del quartiere. Io credo che sia fondamentale fare vedere la bellezza, offrire possibilità, alternative».

Nel corso delle prime otto tappe di aprile e maggio, le strade e le piazze risuoneranno dei classici stornelli romani. A giugno, invece, le otto piazze verranno occupate in contemporanea con una rappresentazione teatrale mentre nelle altre piazze i municipi promuoveranno, nel rispetto delle vigenti normative anti-Covid, partite di calcetto in strada, presentazioni di libri e letture di poesie. «Musica, teatro, poesie – conclude il sindaco -. Portiamo in quelle che sono considerate le maggiori piazze di spaccio romane tutto ciò che è arte, tutto ciò che è bellezza. Partiamo dagli stornelli romani, dalle canzoni della nostra tradizione. Andiamo a “dare fastidio” agli spacciatori, a quei criminali che impediscono ai cittadini onesti di vivere i loro quartieri in sicurezza. Non possiamo permettere che parti della nostra città siano in mano a queste persone».

Come rilevato da Federica Angeli, delegata alle Periferie dell’amministrazione capitolina, lo spaccio in strada a Roma nei fine settimana vale dai 200 ai 250mila euro: «Andare ad occupare quei luoghi con la bellezza, chiudendo le otto principali strade e piazze contemporaneamente, è un danno incalcolabile per la criminalità romana. È ora che le mafie capiscano che lo Stato, quando gioca in attacco, vince. Alle persone perbene dico di rialzare la testa e godersi lo spettacolo: musica, luci, colori, teatro, allegria al posto del grigio squallore dello spaccio. Nelle periferie torna a splendere il sole, non saranno più soli».

12 aprile 2021