Slittamento norma sull’iva: «Serve incontro con il governo»

La richiesta della portavoce del Forum nazionale terzo settore Vanessa Pallucchi: «Non possiamo accettare che la solidarietà venga tassata»

Un tavolo di confronto – da convocare a gennaio – che veda Forum terzo settore, ministero dell’Economia e ministero del Lavoro «definire insieme tutta la materia fiscale per il mondo dell’associazionismo, a partire dal regime Iva, ma non solo». È la richiesta avanzata ieri, 21 dicembre, dalla portavoce nazionale del Forum terzo settore Vanessa Pallucchi, alla luce del rinvio a gennaio 2024 della norma, originariamente contenuta nel decreto fiscale collegato alla legge di bilancio 2022, che avrebbe introdotto l’Iva obbligatoria anche per volontariato e associazioni che non svolgono attività commerciale.

Prendendo atto della decisione del rinvio, il Forum evidenzia la necessità di uscire da una situazione di stallo della Riforma del terzo settore per quanto riguarda proprio la parte fiscale, che si trascina ormai da più di tre anni, e chiede una scelta politica ancor prima che tecnica per dare un vero supporto agli enti di terzo settore. «Nel nostro Paese – ha osservato Pallucchi in conferenza stampa – c’è una forbice tra la narrazione del ruolo del Terzo settore e del volontariato, che soprattutto in questo momento di crisi è riconosciuto da tutti, a cominciare naturalmente dal presidente della Repubblica Mattarella e dal presidente Draghi, e gli interventi punitivi, politicamente inaccettabili, che minacciano la vita e le attività di migliaia di piccole realtà sociali».

Il Forum, che invoca una maggiore attenzione e coerenza nell’attuazione del Pnrr per quanto riguarda il terzo settore, in materia fiscale ribadisce la necessità di procedere speditamente nell’aggiornamento delle norme fiscali per gli enti che non svolgono attività commerciali rispettando lo spirito della Riforma. Sono diversi i provvedimenti attesi in questa legge di bilancio e che rischiano di saltare; tra questi il finanziamento straordinario sui progetti sociali e l’esclusione dall’Irap, ormai pagata solo dalle associazioni. «Non possiamo accettare – è la conclusione di Palluccchi – né che la solidarietà venga tassata né che gli enti di terzo settore vivano ancora una situazione di incertezza dal punto di vista fiscale, tanto più ora che è iniziato il percorso di implementazione del nuovo Runts, il registro unico nazionale del terzo settore».

22 dicembre 2021