Siria, unità di Damasco verso il confine turco

Fonti di stampa governative parlano di unità dell’esercito siriano schierate per arrestare l’avanzata delle forze di Ankara. L’amministrazione curda del nord: intesa

Arrestare l’avanzata delle forze di Ankara e dei loro alleati. Questo l’obiettivo con cui alcune unità dell’esercito siriano sono state schierate nei pressi del confine con la Turchia. A diffondere la notizia sono fonti di stampa governative mentre dall’amministrazione curda del nord arriva l’annuncio di un’intesa con Damasco. In particolare, in una nota diffusa dalla Federazione democratica del Rojava-Siria del nord si afferma che le unità aiuteranno le milizie a guida curda «a contrastare l’aggressione e a liberare le aree nelle quali sono entrati l’esercito turco e i mercenari».

Il dispiegamento delle forze di Damasco, si legge ancora nel comunicato, consentirà anche di «liberare le altre città della Siria occupate dall’esercito turco come Afrin». Sulla base dell’intesa, spiegano dalla Federazione, le unità dell’esercito siriano si posizioneranno lungo tutto il confine settentrionale. Media siriani hanno fatto riferimento alla «protezione» delle città di Manbij e Kobane, a est e a ovest dell’Eufrate. «Per evitare e affrontare questa aggressione è stato raggiunto un accordo con il governo siriano. In questo modo l’esercito siriano può essere dispiegato lungo il confine siro-turco per aiutare le Forze democratiche siriane (Fds)», si legge sulla pagina Facebook dell’amministrazione curda. L’obiettivo, prosegue la nota, è quello di «liberare le città siriane occupate dai turchi, come Afrin», nel nord-ovest. Il generale curdo Ismet Sheikh Hasan ha detto all’agenzia di stampa russa Rt che dalla notte le truppe siriane e russe possono entrare a Kobane e Manbij per contribuire a contrastare i turchi.

L’annuncio è arrivato nella serata di ieri, 13 ottobre, a pochi giorni dall’inizio dell’offensiva di Ankara a seguito della decisione americana di ritirare i militari Usa dal nord della Siria. Di ieri sera è anche la notizia di un raid delle forze turche o di loro alleati che ha colpito un convoglio di giornalisti nei pressi di Ras Al Ain. Stephanie Perez, inviata dell’emittente “France 2”, a bordo di una delle automobili insieme con la sua troupe, ha fatto sapere via Twitter di stare bene ma anche che «fratelli sono morti». Stando ai media locali intanto oggi l’esercito siriano è arrivato al confine entrando nella città di Tel Tamer, dove con ogni probabilità si confronterà con le forze armate di Ankara.

14 ottobre 2019