Dopo l’appello del Papa al termine dell’udienza generale di questa mattina, mercoledì 12 ottobre, anche dal portavoce di Unicef Italia Andrea Iacomini arriva l’invito a «non abbassare l’attenzione sulla situazione di Aleppo est», pena la «condanna a morte» di questo popolo. Sono ancora migliaia infatti, riferisce Iacomini, le persone in trappola nella zona est della città, senza via d’uscita, «che devono essere messe in salvo dalla furia dei bombardamenti che uccidono ogni giorno bambini e radono al suolo scuole e ospedali».

Il portavoce di Unicef Italia chiede «con forza» un «piano di evacuazione dei civili con l’accordo di tutte le forze in conflitto, senza alcuna distinzione, che risparmi ulteriori sofferenze a questo popolo». E aggiunge: «Questo conflitto, non più civile ma mondiale, che dura oramai da sei anni, non è la guerra del popolo siriano sulla cui testa invece si sta giocando una partita a scacchi senza vincitori né vinti. È la più grande catastrofe del nostro tempo. Chiedo a tutti i media di non spegnere la luce su Aleppo, di continuare a parlarne e a sensibilizzare l’opinione pubblica su una questione che ci riguarda molto da vicino».

12 ottobre 2016