Siria: non rinnovata la risoluzione Onu sull’ingresso degli aiuti umanitari

Medici senza frontiere: «Vergognoso. Le questioni politiche sono state anteposte alla vita di milioni di siriani che vivono in condizioni di precarietà inimmaginabili»

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha scelto di non rinnovare la risoluzione transfrontaliera (Unscr 2672) che garantisce la fornitura degli aiuti umanitari nella Siria nord-occidentale, dove vivono oltre 4 milioni di persone in stato di necessità. Di queste, 2,8 milioni sono sfollati interni, di cui circa l’80% donne e bambini. Non è stata approvata infatti nessuna delle due risoluzioni concorrenti per estendere la consegna di aiuti transfrontalieri dalla Turchia. Nazioni Unite, operatori umanitari e molti membri del Consiglio chiedevano una proroga di 12 mesi. La Russia – uno dei 5 membri permanente – è rimasta ferma sulla sua posizione, che prevedeva un’estensione solo per 6 mesi, rifiutando il compromesso di 9 mesi proposto da Svizzera e Brasile. Una proposta, quest’ultima, che prevedeva anche l’espansione delle operazioni transfrontaliere, l’aumento dei finanziamenti, il potenziamento delle attività di recupero precoce e l’azione umanitaria contro le mine. La Cina, altro membro permanente, si è astenuta, sostenendo invece la risoluzione presentata dalla Russia che prevedeva la proroga di 6 mesi, respinta con il voto contrario di 3 Paesi e l’astensione di altri 10.

Il Consiglio di sicurezza ha istituito per la prima volta il meccanismo transfrontaliero nel 2014, inizialmente attraverso quattro valichi di frontiera. Al momento quello di Bab al-Hawa è l’unico rimasto. A questo si sono aggiunto gli altri due valichi aperti da Damascoin seguito ai terremoti del febbraio scorso. Ora, il meccanismo Onu di aiuti umanitari transfrontalieri, che permette di inviare cibo, acqua o medicinali dalla Turchia, senza l’autorizzazione di Damasco, agli abitanti della Siria nordoccidentale sotto il controllo dei ribelli, è scaduto lunedì 10 luglio. In un momento storico in cui l’emergenza umanitaria è acuita, dopo 12 anni di guerra, dalle conseguenza dei devastanti terremoti che hanno colpito la regione.

Via Twitter, il capomissione di Medici senza frontiere per la Siria Sebastien Gay definisce «vergognoso» il mancato rinnovo della risoluzione da parte del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. «Le questioni politiche sono state anteposte alla vita di milioni di siriani che vivono in condizioni di precarietà inimmaginabili e che dipendono dagli aiuti internazionali – rileva -, e ora la fornitura di questi aiuti essenziali è a rischio. Se non sarà risolto, questo mancato rinnovo contribuirà inevitabilmente ad isolare ancora di più la Siria nord-occidentale e a interrompere l’erogazione di aiuti umanitari salvavita per la popolazione di questa regione. Esortiamo tutte le parti ad assumersi le loro responsabilità – conclude – per garantire il diritto agli aiuti umanitari alla popolazione della Siria nord-occidentale e a rinnovare la risoluzione transfrontaliera con la massima urgenza».

13 luglio 2023