Siria, “dall’emergenza alla speranza”

Al via la campagna di solidarietà promossa da “Aiutiamo la Siria!”: tre nuovi progetti, di cui uno in collaborazione con la Chiesa ortodossa. Il 12 dicembre l’appuntamento con la cena solidale

L’obiettivo è già racchiuso nel nome della campagna: “Siria, dall’emergenza alla speranza”. Nell’approssimarsi del Natale, la onlus Aiutiamo la Siria! propone una nuova iniziativa di solidarietà, calibrata sul mutamento della situazione del Paese negli ultimi mesi, «migliorata dal punto di vista dei combattimenti ma non dei bisogni», spiega il presidente Francesco Giovannelli. Raccogliendo quindi le proposte dei referenti della onlus sul territorio, sono stati messi a punto tre nuovi progetti, che saranno finanziati attraverso diverse iniziative in programma nelle prossime settimane. A partire dalla cena solidale, il 12 dicembre, in un ristorante di Monteverde.

Il primo è “Un’officina, 10 operai: Aleppo riparte”. L’obiettivo è riuscire a pagare un anno di stipendio a 10 operai che avvieranno un’officina siderurgica nella città simbolo del conflitto che ha devastato la Siria in questi anni. Alla fine del periodo, spiega Giovannelli, «la piccola impresa dovrebbe raggiungere l’indipendenza economica». Il locale, nel distretto industriale di Al Arqoub, è stato affittato dai Maristi Blu di Aleppo che hanno provveduto anche alla fornitura dei macchinari e delle attrezzature necessarie alla produzione.

È realizzato invece in collaborazione con il Patriarcato siro ortodosso di  Damasco il progetto “Radio Kifo, 30 giovani per una voce a Damasco”. La radio che ha gli studi nel quartiere Al Abasiin di Damasco, coinvolge nelle sue attività 30 giovani – 17 ragazze e 13 ragazzi -, che vivono nella Capitale ma sono originari anche di altre città, come Homs e Qamishli. Scopo del progetto è di sostenerli per 6 mesi con una piccola borsa-lavoro, affinché possano partecipare ad uno stage lavorativo ed acquisire una professionalità da utilizzare in futuro. Si tratta del primo progetto della onlus romana in collaborazione con una Chiesa ortodossa. Radio Kifo (roccia, nella lingua siriaca) infatti è nata all’interno del Dipartimento giovanile voluto nel 2016 dal Patriarcato siro ortodosso per mantenere i rapporti tra i giovani emigrati e la Chiesa madre e  sostenere i giovani rimasti in Siria offrendo loro delle opportunità che li aiutassero a restare nel Paese partecipando alla sua ricostruzione, una volta conclusa definitivamente la guerra. La radio, che ha anche una pagina Facebook in via di implementazione, trasmetterà via web a partire dall’inizio di dicembre.

“Strumenti musicali per gli Scout di Maskana” è l’ultimo dei progetti della campagna, finalizzato a finanziare l’acquisto di 19 strumenti musicali e l’attività di formazione musicale per 22 ragazzi e ragazze che formeranno il primo gruppo Scout che si costituirà nella parrocchia di San Michele Arcangelo, nei dintorni di Homs, grazie a questo finanziamento. Un’iniziativa in collaborazione con la Chiesa siro cattolica della diocesi di Homs, a cui la parrocchia appartiene e in cui la sola attività che attualmente si pratica è il catechismo. Proprio per questo, spiega Iyad Ghanem, «si è pensato di creare un’altra attività, il gruppo degli Scout, rivolta ai più piccoli e ai più grandi. Con il budget offerto da Aiutiamo la Siria! si può creare un primo gruppo formato da 22 persone». L’obiettivo: passare dal solo aiuto materiale a un sostegno educativo, «poiché in questo tempo di guerra i nostri figli, i nostri giovani hanno bisogno di un altro genere di supporto, per ravvivare il loro spirito». In Medio Oriente infatti gli Scout svolgono un’attività al servizio della Chiesa alla quale appartengono: ad esempio, in occasione delle processioni pubbliche, aprono il corteo come una vera e propria banda musicale.

Nel frattempo sono stati portati a termine due progetti. Il primo, “Aleppo progetto salute –  2° anno”, permetterà a 111 abitanti della martoriata città siriana di ottenere per un secondo anno visite, analisi, medicinali e ricoveri gratuiti grazie ad altrettante polizze sanitarie stipulate attraverso la Chiesa armena. Il secondo progetto ha permesso di acquistare due monitor per l’Ospedale italiano di Karak (Giordania) al quale si rivolgono molti rifugiati siriani. I report dei progetti realizzati, così come le informazioni su quelli da realizzare, sono disponibili sul sito internet di Aiutiamo la Siria!, oltre che sulla pagina Facebook della onlus.

29 novembre 2017