Siria, da Acs un nuovo piano per la ricostruzione

Stanziati dalla fondazione pontificia 1,8 milioni di euro, per un totale di 32 progetti. Si parte dalla città martire di Aleppo, con interventi che riguardano, tra l’altro, le cattedrali armena, maronita e siro-cattolica

«Ricostruire fisicamente» le strutture distrutte, ma anche «provare a risanare, attraverso il sostegno alla pastorale della Chiesa, quelle ferite “invisibili” provocate dalla guerra». Sono questi gli obiettivi dei 32 nuovi progetti dedicati alla Siria approvati dalla fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs), con un finanziamento complessivo di 1,8 milioni di euro.

In concreto, bastano 250 euro per permettere a un bambino dell’asilo Um Al-Noor di Aleppo di andare a scuola per un anno intero e 600 euro per formare al lavoro un disabile nella cooperativa L’Arco di Damasco. 25 euro al mese garantiranno aiuti alimentari a una famiglia di Laodicea (Lataquia) e 125 euro finanzieranno un intervento chirurgico vitale a un rifugiato della Valle dei cristiani. Sono solo alcuni esempi, spiega il direttore Alessandro Monteduro, che indicano però un intensificarsi dell’azione della fondazione in Siria, dove la fase acuta dell’emergenza è terminata e la stabilità raggiunta in alcune aree permette di effettuare i primi interventi edili.

Si parte dalla città martire di Aleppo, dove i progetti principali di ricostruzione saranno 7; tra questi anche gli interventi strutturali alle cattedrali armena, maronita e siro-cattolica. «Questi nuovi progetti – spiega Monteduro – si aggiungono ai tanti altri che stiamo realizzando in Siria. Nel solo 2018 sono 121 gli interventi già realizzati o in corso d’opera, per un valore di circa 7 milioni di euro». La fondazione infatti sta anche ricostruendo e restaurando le case di tante famiglie cristiane sfollate, garantendo loro al tempo stesso un posto in cui vivere. Ad Homs ad esempio, lsi sta facendo carico del canone di locazione degli appartamenti di 340 famiglie.

Proseguono contemporaneamente gli interventi umanitari per le famiglie cristiane povere. Ad Aleppo saranno stanziati fondi per l’assistenza medica di oltre 700 persone, mentre a Laodicea saranno distribuiti pacchi-viveri a 1725 famiglie per i prossimi sei mesi. «Se nella maggior parte della Siria la guerra sembra volgere finalmente al termine – afferma Monteduro – ora inizia un’altra battaglia: quella contro la miseria, che deve vederci tutti impegnati nell’assicurare alle famiglie cristiane una vita dignitosa e le condizioni necessarie a ricominciare. Soltanto così – prosegue – faremo in modo che altre famiglie cristiane non lascino il Paese a causa delle drammatiche condizioni di vita. È una
scommessa che noi di Acs siamo fiduciosi di poter vincere. Così come, e i
dati dei ritorni a Ninive lo provano, stiamo vincendo quella in Iraq».

5 ottobre 2018