Siria: 26 minori rimpatriati con alcune delle madri

Save the Children: «È la dimostrazione che se c’è un’autentica volontà politica è possibile salvare vite giovani e innocenti. Compassione e umanità possono vincere»

Solo negli ultimi giorni circa 26 bambini e alcune delle loro madri sono stati rimpatriati dai campi della Siria nord orientale in Belgio, Kosovo, Finlandia e Macedonia del Nord. Nel dettaglio, la Macedonia del Nord ha annunciato il ritorno di 14 bambini e 5 donne, il Belgio ha rimpatriato 10 bambini e 6 madri mentre una madre e i suoi due figli sono rientrati con un volo in Finlandia. Il Kosovo non ha rivelato il numero esatto di bambini tra le 11 persone che ha rimpatriato.

Per Sonia Kush, responsabile di Save the Children per la risposta umanitaria in Siria, si tratta di «un’ottima notizia. È la dimostrazione che se c’è un’autentica volontà politica è possibile salvare vite giovani e innocenti. Accogliamo con favore anche il fatto che le madri siano state rimpatriate insieme ai loro figli – aggiunge – poiché distruggere le famiglie può avere conseguenze dannose per la salute dei bambini». Questo però non basta: «I Paesi di origine devono fare di più per riportare a casa tutti i minori – ancora le parole di Kush -. Questi bambini rimasti bloccati nei campi ci raccontano come non riescano a pensare minimamente a qualcosa di diverso per la loro vita e la loro unica preoccupazione è da dove arriverà il cibo e se avranno acqua pulita per bere e lavarsi. Nessun bambino merita di vivere in queste condizioni».

L’organizzazione ribadisce quindi il suo appello ai Paesi affinché si impegnino a rimpatriare i bambini in sicurezza, in linea con i loro obblighi. «Quattro Paesi hanno oggi dimostrato che la compassione e l’umanità possono vincere e ci aspettiamo e invitiamo gli altri a mostrare lo stesso spirito», conclude la responsabile per la Siria.

21 luglio 2021