Sinodo Amazzonia, la «possibilità di un’ordinazione diaconale per le donne»

La proposta nella terza congregazione generale, insieme a quella di una maggiore valorizzazione dei laici. Al centro anche la formazione dei ministri ordinati

«Pensare alla possibilità di un’ordinazione diaconale per le donne, così da valorizzarne la vocazione ecclesiale». La terza congregazione generale del Sinodo per l’Amazzonia mette al centro «l’urgenza di pastori per l’evangelizzazione», che spinge a «una maggiore valorizzazione della vita consacrata, ma anche una forte promozione delle vocazioni autoctone, insieme alla possibilità di scegliere ministri autorizzati alla celebrazione dell’Eucaristia o di ordinare diaconi permanenti che, in forma di equipe, accompagnati da pastori, possano amministrare i sacramenti». A riferirlo è Vatican News, che mette l’accento sulla centralità, nel lavoro dei 183 padri sinodali, di una Chiesa di comunione «che includa maggiormente i laici, affinché il loro contributo supporti l’opera ecclesiale». Di fronte alle numerose sfide dell’attualità, è la sintesi di Vatican News, «la Chiesa deve imparare a consultare e ascoltare di più la voce del laicato». La «complessità» della vita contemporanea infatti richiede «competenze e conoscenze specifiche alle quali non sempre i sacerdoti possono offrire tutte le risposte».

Altro spunto di riflessione è stato quello della formazione dei ministri ordinati, pensato su tre livelli: «Una formazione capillare a livello parrocchiale, con lettura e meditazione della Parola di Dio; una formazione intensiva a tempo pieno, destinata ad animatori e animatrici delle comunità, e una formazione teologica sistematica per i candidati ai ministeri ordinati e per gli uomini e le donne che desiderano impegnarsi nei ministeri laici». Fondamentale, secondo i padri sinodali – che anche nella terza congregazione hanno lavorato alla presenza di Papa Francesco -, che «la formazione dei seminaristi sia ripensata e diventi più vicina alla vita delle comunità».

9 ottobre 2019