Sinodo: a fine maggio l’Instrumentum laboris

Lo ha annunciato la sottosegretaria suor Nathalie Becquart, a conclusione della tappa continentale. «Promosse le relazioni tra Chiese particolari e Chiesa universale»

Conclusa la tappa continentale del Sinodo. Il punto è stato fatto ieri, 20 aprile, in una conferenza stampa in Vaticano. A intervenire, tra gli altri, suor Nathalie Becquart, sottosegretaria della Segreteria generale del Sinodo, che ha spiegato che «con l’idea della circolarità tra tutti i livelli della Chiesa e la visione di un movimento dialogico che caratterizza la sinodalità, la prospettiva della tappa continentale del Sinodo è stata un approfondimento del processo di discernimento delle persone indicate a rappresentare le Chiese locali nel processo assembleare che ha proceduto ogni assemblea continentale».

Con l’obiettivo di dare conto della diversità di esperienze e dei modi di procedere delle assemblee continentali ecclesiali, ha spiegato la religiosa, «è stato proposto di adottare un approccio flessibile attraverso linee guida comuni offerte dalla nostra task force continentale», rispettando «pratiche consolidate, elementi e linguaggi culturali, geografia e logistica di ogni continente. L’attuale processo sinodale, attraverso l’effettiva integrazione dei vari livelli di sinodalità e la loro articolazione in una dinamica circolare di ascolto, dialogo e discernimento – è la tesi della sottosegretaria – fa emergere la necessità, la specificità ma allo stesso tempo l’interazione tra l’esercizio della sinodalità a livello locale, regionale, nazionale continentale con quello universale». E ancora, «la tappa continentale – ha rilevato – ha voluto incoraggiare la creazione o il rafforzamento dei legami tra le Chiese vicine e, nello stesso tempo, promuovere le relazioni tra la Chiesa universale e le Chiese particolari».

Si è trattato di un processo «passo dopo passo», non privo di «resistenze, difficoltà», ha commentato suor Becquart, anticipando che «a fine maggio sarà pubblicato l’Instrumentum laboris». Ma «visto che il Sinodo è un processo, non possiamo dire ora come sarà il documento – ha precisato -. Quello che voglio sottolineare è che il processo sinodale consiste nel discernere e imparare come essere una sola Chiesa nella diversità delle culture e dei contesti, per rispondere alle diverse sfide che emergono. Una delle parole-chiave è inculturazione».

21 aprile 2023