Uno speciale rubinetto in grado di contrastare gli sprechi, che consenta quindi di lasciare aperte le fontanelle, consentendo alle persone senza dimora di utilizzare l’acqua «per sopravvivere nelle strade della nostra città» e agli animali di dissetarsi. È il contributo offerto dalle Acli di Roma che, in questi giorni di crisi idrica nei quali Acea ha annunciato la chiusura delle storiche fontanelle romane, si rendono disponibili ad “adottare” 20 nasoni, impiantando il rubinetto anti sprechi grazie ai fondi del 5xmille. Coniugando quindi le esigenze tecniche e quelle sociali.

«Roma – dichiara la presidente Lidia Borzì – ha bisogno di fatti e non di polemiche ed è per questo che abbiamo pensato a questa iniziativa realizzata secondo una logica di sussidiarietà circolare pienamente agita». In un momento in cui «la situazione sociale ed economica è veramente esplosiva», prosegue, le Acli di Roma si fanno portatrice di «una proposta concreta, seppur non esaustiva, che risponda all’esigenza di contenere gli sprechi d’acqua, ma che permetta anche di non abbandonare chi vive nelle strade della nostra città, dal centro alle periferia».

4 luglio 2017