Shevchuk: «Più di 170mila persone soffrono la fame a Mariupol»

Il videomessaggio dell’arcivescovo maggiore di Kiev nell’81° giorno dall’invasione russa. L’appello «a tutto il mondo» a «salvare quelle persone. Lì oggi si sta forgiando la vittoria dell’Ucraina»

Nel videomessaggio diffuso ieri, 15 maggio, da Kiev, l’arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk ricorda che, secondo gli ultimi dati, «più di 170mila persone soffrono la fame nella città eroica di Mariupol. I nostri difensori la difendono da giorni – afferma -. La città è completamente assediata e tutte le persone di buona volontà rivolgono un forte appello a tutto il mondo con la richiesta di salvare quelle persone che impediscono all’invasore a realizzare i propri piani».

Nell’81° giorno dalla invasione russa in Ucraina, il capo della Chiesa greco-cattolica rimarca che «proprio lì, a Mariupol, oggi si sta forgiando la vittoria dell’Ucraina». Proprio per questo, continua, «anche io mi rivolgo a tutti quelli cha hanno il potere di salvare la gente di questa città di Maria: fate quello che è nelle vostre possibilità. Da parte nostra, noi preghiamo e facciamo il possibile per salvare quelli che oggi rischiano la morte per fame, e sulle teste dei quali si abbattono tonnellate di bombe russe». Il presule segue «con preoccupazione» quanto sta accadendo nelle ultime 24 ore nelle regioni di Luhansk, Donetsk e Kherson e a Zaporizhya, dove «sono in corso pesanti e sanguinosi combattimenti. Il nemico cerca di avanzare, e l’esercito ucraino difende eroicamente la terra ucraina. Nel contesto di questa guerra – prosegue -, oggi l’Ucraina è il territorio più contaminato dalle sostanze esplosive. Persino nei territori liberati dell’est decine di migliaia di ettari dei terreni ucraini aspettano la bonifica dalle mine. Si tratta di un lavoro che richiede molti anni di sforzi».

16 maggio 2022