Shevchuk: «Oltre mezzo milione di ucraini deportati in Russia»

La denuncia dell’arcivescovo maggiore di Kiev nel suo videomessaggio, sulla base di fonti ufficiali russe: «Quasi 200mila di loro sono bambini». Nonostante tutto, «l’Ucraina resiste!», afferma

«Oggi in Ucraina vediamo effettivamente come il nemico stia espellendo in massa i figli e le figlie dell’Ucraina». È l’ennesima denuncia che arriva dall’arcivescovo maggiore di Kiev Sviatoslav Shevchuk, nel videomessaggio diffuso ieri sera, 28 aprile, dalla Capitale del Paese in guerra. «Proprio ieri – afferma il capo della Chiesa greco-cattolica ucraina – le fonti ufficiali della parte russa hanno annunciato che la Russia ha cacciato e deportato dall’Ucraina più di mezzo milione di cittadini ucraini. Quasi 200mila di loro sono i bambini. Le persone sono espulse dalla loro terra – prosegue -. I bambini sono privati della loro eredità e diventano estranei, esiliati su terra altrui».

Il presule racconta anche le ultime, drammatiche ore vissute in Ucraina. «L’ultimo giorno, le ultime 24 ore, l’ultima notte per l’Ucraina sono stati difficili – le sue parole -. Le regioni di Donetsk, Luhansk e Kherson subiscono l’occupazione russa. Il nemico bombarda costantemente Mykolaiv e Kharkiv. Ci sono pesanti battaglie nelle regioni di Donetsk, Luhansk, Mykolaiv e nella nostra terra di Zaporizhya. Ma nonostante gli attacchi sempre crescenti del nemico, l’Ucraina resiste! L’Ucraina combatte!», conclude.

29 aprile 2022