Shevchuk: «L’aggressione da parte della Russia non è stata provocata»

Il capo della Chiesa greco-cattolica ucraina denuncia le false informazioni in merito al conflitto armato in Ucraina. «È importante capire le cause e le conseguenze di questa guerra»

L’arcivescovo maggiore di Kiev Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, lo afferma con forza nel videomessaggio diffuso ieri, 15 giugno: «L’aggressione della Russia contro l’Ucraina non è stata affatto provocata. Chiunque pensi che qualche causa esterna abbia provocato l’aggressione militare della Russia, è in preda alla propaganda russa o semplicemente sta ingannando intenzionalmente il mondo».

Il presule dedica il suo intervento al «dono dello Spirito Santo» dell’intelletto, «alquanto necessario affinché nel mondo di oggi l’approccio del diavolo non inganni le persone. Viviamo infatti in un mondo di contraffazione – afferma -, dove si cerca di far passare per verità le falsità e le bugie. Purtroppo, questa parte dello spazio post-sovietico che ora si trova sul territorio della Federazione russa – spiega – ha le sue profonde ferite e il suo male che risalgono all’epoca sovietica. Questo revanscismo post-sovietico, che ora è riapparso in una nuova veste, ha acquisito chiare caratteristiche genocide di nazionalismo russo estremo sotto forma di “ideologia del mondo russo”. E l’Ucraina è la sua prima vittima».

Proprio per questo, aggiunge l’arcivescovo, «è così importante capire le cause e le conseguenze di questa guerra. Purtroppo, le cause di questa guerra risiedono nella Russia stessa, nelle sue viscere. E l’aggressore russo sta cercando di risolvere i suoi problemi interni con l’aggressione esterna. Proietta le proprie disgrazie sugli altri e ne incolpa il mondo intero. Perciò oggi preghiamo per il dono dello Spirito Santo per politici, diplomatici, leader ecclesiastici e religiosi – aggiunge -. Il Signore Dio ha dato loro il dono dell’intelletto, la capacità di discernere tra causa ed effetto, la capacità di cogliere la realtà in profondità. E distinguere tra verità e menzogna e falsità».

16 giugno 2022