Shevchuk: «Gerusalemme e Kiev, spiritualmente legate»

Il capo della Chiesa greco cattolica ucraina esprime gratitudine per la preghiera interconfessionale per la pace, il 21 marzo, a cui ha preso parte anche il patriarca latino Pizzaballa

«Gerusalemme e Kiev sono spiritualmente legate». L’arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco – cattolica ucraina, parte da questa constatazione nel suo video messaggio di ieri, 23 marzo, per esprimere gratitudine per la preghiera per la pace che si è svolta nel compound russo di Gerusalemme, lunedì 21 marzo. «Kiev è stata costruita come una nuova Gerusalemme – le parole di Shevchuk -. Possa questa preghiera, questo movimento contro la guerra, diffondersi in altri centri di vita religiosa e spirituale nel mondo».

Dal presule, parole di «speciale ringraziamento» per l’evento «davvero unico» che si è svolto, su iniziativa dell’Elia Interfaith and International Institute, davanti alla cattedrale della Chiesa ortodossa russa a Gerusalemme: «Una preghiera internazionale, interreligiosa e interconfessionale per la pace e la vittoria dell’Ucraina in questa guerra. Il patriarca latino di Gerusalemme, Sua Beatitudine Pizzaballa, ha preso personalmente parte a questa preghiera – ricorda -. Vi hanno partecipato rappresentanti delle Chiese melchita, greco-cattolica, protestante, anglicana e delle altre comunità, nonché intellettuali, leader, figure religiose della comunità ebraica, pensatori islamici e capi religiosi. Desidero ringraziarvi di cuore per questa preghiera e per la firma della relativa dichiarazione per porre fine alla guerra in Ucraina. Preghiamo insieme – conclude l’arcivescovo maggiore -. Preghiamo davanti alla cattedrale della Chiesa ortodossa russa nel mondo per la pace in Ucraina. Vedremo che il Signore Dio ascolterà le nostre preghiere, e questa guerra sarà vinta. Che il Signore Dio ci benedica tutti».

24 marzo 2022