Settimana per l’unità dei cristiani, l’apertura a San Paolo con il Papa

Francesco presiede la preghiera dei vespri nella basilica fuori le mura all’inizio dell’ottavario di preghiera, dal 18 al 25 gennaio, dedicato quest’anno al tema “Cercate di essere veramente giusti”

Dalla Sala stampa vaticana arriva la notizia che il Papa presiederà la celebrazione dei vespri della I settimana del tempo ordinario all’inizio – e non più alla fine, come consuetudine – della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani in programma dal 18 al 25 gennaio. L’appuntamento è dunque per venerdì 18 alle 17.30. Resta confermato il luogo: la basilica di San Paolo fuori le mura.

Il tema della Settimana è tratto dal libro del Deuteronomio: “Cercate di essere veramente giusti”. Il sussidio per la preparazione e altri materiali utili sono disponibili on line sul sito del Centro Pro Unione, nella sezione dedicata. «Come cristiani – si legge nella presentazione – siamo stati chiamati a mostrare una comune testimonianza per affermare la giustizia e per essere strumento della Grazia guaritrice di Dio in un mondo frammentato».

La Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2019, informano da Pro Unione, è stata preparata dai cristiani dell’Indonesia. «Il numero dei suoi abitanti ammonta a circa 265 milioni, di cui l’86% professa l’islamismo mentre il 10% il cristianesimo di varie confessioni. Conta circa 1.340 gruppi etnici differenti e oltre 740 idiomi locali, pur essendo unita da una lingua nazionale». Eppure, «nonostante la diversità di etnia, lingua e religione, gli indonesiani hanno vissuto secondo “il principio della solidarietà e della collaborazione”». Non solo. «Anche le guide mistiche e pastorali delle nostre chiese – si legge ancora nella presentazione del sussidio -, il Papa Francesco e il Patriarca Bartolomeo, così come vari leader e assemblee delle Chiese della Riforma, diverse volte hanno sottolineato l’importanza della solidarietà e della collaborazione. Il Patriarca Bartolomeo proclama: “La solidarietà è la civiltà del futuro”. È verità incontestabile che questa realtà “implica il condividere tutti gli aspetti della vita, del lavoro, dolori e gioie. Significa considerare tutti cari fratelli in Cristo Gesù, nato, crocifisso e resuscitato per noi».

8 gennaio 2019