Da quest’anno, ricordano dalla Caritas, le domande di partecipazione si possono presentare esclusivamente attraverso la piattaforma “Domande on line (Dol)” raggiungibile tramite pc, tablet e smartphone. Sul sito sono disponibili tutte le indicazioni per l’accesso; disponibile  anche una guida all’uso della piattaforma. Le domande trasmesse con modalità diverse, avvertono dall’organismo pastorale, non potranno essere prese in considerazione.

Per presentare la domanda c’è tempo fino alle 14 di giovedì 10 ottobre 2019. I requisiti richiesti: la cittadinanza italiana – ovvero di uno degli Stati membri dell’Unione europea o di un Paese extra Ue purché regolarmente soggiornante in Italia -; l’età, compresa tra i 18 e i 28 anni alla data di presentazione della domanda – fino al limite dei 28 anni e 364 giorni -; ancora, «non aver riportato condanna anche non definitiva alla pena della reclusione superiore a un anno per delitto non colposo ovvero ad una pena della reclusione anche di entità inferiore per un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso, porto, trasporto, importazione o esportazione illecita di armi o materie esplodenti, ovvero per delitti riguardanti l’appartenenza o il favoreggiamento a gruppi eversivi, terroristici o di criminalità organizzata». Tutti questi requisiti – eccezione fatta per il limite d’età – vanno mantenuti fino al termine del servizio. 

Sono esclusi dalla partecipazione i giovani appartenenti a corpi militari e forze di polizia, quelli che hanno già prestato o stanno prestando servizio civile nazionale, oppure abbiano interrotto il servizio prima della scadenza prevista; quelli che hanno in corso rapporti di lavoro o collaborazione retribuita con l’ente che realizza il progetto, o li abbiano avuti nei 12 mesi precedenti la data di pubblicazione del bando, di durata superiore a tre mesi.

La domanda può essere presentata per un solo progetto, pena l’esclusione dalla partecipazione a tutti. Il percorso di selezione dei candidati, informano dalla Caritas, prevede un colloquio orientativo – «consigliato» – presso l’Area Pace e mondialità, quindi un colloquio con l’operatore locale di progetto. Lo step successivo è la partecipazione al corso di formazione e selezione, le cui date verranno pubblicate sul sito di Caritas Roma dopo la scadenza del bando, con un preavviso di 10 giorni. Ultimo passaggio: il colloquio individuale con i selezionatori, le e cui date verranno comunicate con le stesse modalità. «La mancata partecipazione al corso di formazione e selezione per il servizio civile o al colloquio individuale è motivo di esclusione», rendono noto dalla Caritas.

Per informazioni: Caritas diocesana di Roma, Area Pace e mondialità, via Casilina Vecchia 19, tel. 06.88815140, dal lunedì al venerdì ore 9-13 e il pomeriggio su appuntamento.

10 settembre 2019