Servizio civile, gli enti alla premier Meloni: «Pronti a collaborare per investire sui giovani italiani»

Forum nazionale, Conferenza nazionale enti e CSVnet: «Auspichiamo venga assegnata la delega a una persona disponibile ad ascoltare tutti gli attori che fanno parte del sistema»

A pochi giorni dalla formazione del governo guidato da Giorgia Meloni, il Forum nazionale servizio civile (Fnsc), la Conferenza nazionale enti per il servizio civile (Cnesc) ed il CSVnet – Associazione centri di servizio per il volontariato, scrivono alla nuova presidente del Consiglio «per esprimerle le più sincere congratulazioni per l’incarico che è stata chiamata a ricoprire, consapevoli delle difficoltà che l’Italia attraversa in questo delicato momento e delle sfide, economiche e sociali, che attendono il nuovo governo e il Paese».

La richiesta. «Un’interlocuzione politica attenta e l’attuazione della riforma del 2017 che punta a rendere il servizio civile un’esperienza aperta a tutti i giovani che vogliono partecipare». Questo è quello che chiedono le maggiori rappresentanze degli enti a Giorgia Meloni, offrendo piena disponibilità a collaborare «affinché il servizio civile possa sempre più e meglio esprimere le sue potenzialità educative, rafforzare i servizi ai cittadini, rinsaldare i legami sociali e, non meno importante, riavvicinare i giovani alle istituzioni e alla partecipazione. Il servizio civile universale, che quest’anno compie 50 anni di storia, è un istituto della nostra Repubblica e rappresenta, per l’eterogeneità dei soggetti che ne compongono il suo articolato sistema, una straordinaria quanto efficace politica di sussidiarietà che altri paesi europei hanno preso a modello – scrivono gli enti -. Un sistema che vede quotidianamente impegnati sull’intero territorio nazionale decine di migliaia di operatori, giovani e adulti, professionisti e volontari, in attività e progetti rivolti al benessere delle comunità locali e delle persone, in particolare di quelle più vulnerabili, per la difesa dell’ambiente e dei diritti, a supporto delle emergenze, nella promozione della cultura, della storia e del patrimonio artistico. I risultati incoraggianti che sono stati raggiunti, sia nei territori che nel coinvolgimento di centinaia di migliaia di giovani, testimoniano l’utilità di questa politica e ci esortano a mantenere vivi gli investimenti, le strutture e il personale, che ogni anno il nostro mondo mette generosamente a disposizione dello Stato».

Nel discorso alla Camera dello scorso 25 ottobre la presidente Meloni ha affermato che l’Italia «può e deve essere ricostruita dall’entusiasmo e dal coraggio dei suoi giovani», richiamando proprio lo spirito con cui il legislatore ha inteso mettere il servizio civile al servizio e in difesa della Patria. «Il servizio civile rappresenta un rilevante investimento dello Stato nell’educazione e nella formazione dei suoi giovani, che collega in modo nuovo le istanze individuali con gli interessi, le sfide ed i bisogni della comunità in cui giovani vivono – concludono gli enti -. Ciò consente allo Stato di ricostruire quel fondamentale rapporto di fiducia con i cittadini che è alla base della vita democratica di un Paese. Pur consapevoli delle priorità e delle urgenze alle quali l’Italia dovrà far fronte, auspichiamo quindi che il nuovo governo continui insieme a noi ad investire nel servizio civile e che venga assegnata la delega a una persona motivata a comprendere a fondo la materia e disponibile ad ascoltare e valorizzare tutti gli attori che fanno parte del sistema».

31 ottobre 2022