Servizio Amoris Laetitia per le coppie in crisi

La nuova struttura della diocesi di Roma offre accompagnamento giuridico pastorale alle persone ferite da separazioni, a chi vive situazioni di matrimoni misti o si avvia nel percorso di nullità

Ascoltare, accogliere, accompagnare. Tre verbi per spiegare il senso del Servizio di accompagnamento giuridico pastorale Amoris Laetitia, creato dalla diocesi di Roma e previsto dall’esortazione apostolica Amoris Laetitia di Papa Francesco, rivolto a persone ferite da crisi coniugali, da separazioni, da divorzi. Questo nuovo Servizio di discernimento è pensato dunque per chi vive «una crisi – spiega don Dario Criscuoli, direttore del Centro diocesano per la pastorale familiare -, sia nel tempo del fidanzamento, sia nella convivenza, sia nel matrimonio, o anche per chi è già stato segnato da una rottura insanabile, o per chi vive già situazioni irregolari, come divorziati risposati». Potrà rivolgersi al Servizio anche chi ha già affrontato un percorso di nullità e si appresta a celebrare un nuovo matrimonio, o chi vive «situazioni complesse come i matrimoni misti o con disparità di culto – prosegue il sacerdote -, perché queste realtà, se anche rappresentano fonte di ricchezza ecumenica per la Chiesa, portano con sé, in molti casi, difficoltà oggettive nella vita della famiglia».

A tutti coloro che si rivolgono al Servizio, sia da soli che in coppia, verrà offerto «ascolto orientato all’individuazione del problema – illustra don Criscuoli -, un percorso graduale che aiuti a vedere la crisi non come una sconfitta ma come un processo evolutivo che trova il suo epilogo nella pienezza della persona». Ancora, si fornirà consulenza giuridico-canonica preliminare per raccogliere elementi utili per l’eventuale processo matrimoniale, soprattutto nella sua forma più breve. «La volontà di rendere più breve la durata dei processi di nullità matrimoniale – spiega monsignor Giuseppe D’Alonzo, vicario giudiziale del Tribunale ordinario della diocesi di Roma -, sulla scia delle lettere apostoliche in forma di motu proprio Mitis Iudex Dominus Iesus e Mitis et Misericors Jesus di Papa Francesco, risponde anche all’esigenza di consentire ai fedeli di sanare la situazione personale irregolare in cui si trovano a vivere, nel rispetto del principio dell’indissolubilità del vincolo del matrimonio. La lentezza dei processi crea disagio e stanca le persone».

Nella pratica, il processo breve va instaurato quando la nullità di un matrimonio «è particolarmente evidente e corroborata da circostanze di fatti e di persone – prosegue D’Alonzo -, oltre che da testimonianze e documenti, e quando entrambe le parti sono d’accordo». Giudice unico del processo breve è il vescovo diocesano, quindi, nel caso di Roma, il cardinale vicario. Gli uffici si trovano al secondo piano del Palazzo del Vicariato; si accede tramite appuntamento, da concordare chiamando il numero 06.69886211 (dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 14.30) oppure scrivendo una email a accompagnamento.pastorale@diocesidiroma.it.

4 aprile 2022