Era il 13 marzo del 2013 quando, dopo 5 scrutini, i cardinali riuniti in Conclave eleggevano al soglio di Pietro il cardinale Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires: Papa Francesco. «Santità, nello scorrere dei giorni ci sono date che diventano occasione per esprimere alla persona amata un ringraziamento e un augurio. Così, l’odierno anniversario della sua elezione a Vescovo di Roma – si legge nel messaggio di auguri indirizzato al pontefice dalla presidenza della Cei – diventa motivo di gratitudine per i processi che ha saputo avviare nella Chiesa con l’eloquenza della sua testimonianza».

Dai vescovi italiani anche la promessa di una preghiera che «si fa intercessione, perché possa sperimentare ogni giorno l’olio dello Spirito Santo e il vino della comunione ecclesiale. Con il nostro popolo – è la conclusione – , le rinnoviamo la gioia della nostra disponibilità e del nostro impegno».

Auguri al pontefice anche dall’assemblea dei vescovi argentini, a poche settimane dalla visita ad limina che li porterà in Vaticano tra il 28 aprile e il 18 maggio. «Celebriamo il sesto anniversario dell’elezione di Papa Francesco e questa è l’occasione per dare grazie a Dio che ce lo ha regalato», si legge nella nota dell’ufficio stampa della Conferenza episcopale argentina. «Siamo ammirati – affermano i vescovi – per il riconoscere nella sua persona un’austerità esemplare, una laboriosità instancabile, una disponibilità costante, molte attenzioni e delicatezze con tante persone e situazioni delle quali spontaneamente si ricorda. Ci contagia la pace, la fortezza in mezzo a grandi sfide, come il doloroso dramma degli abusi – proseguono -. Possiede uno sguardo che va al di là dell’immediato e sa dire una parola illuminante di fronte a muri che molte volte ci fanno prigionieri. Sa innovare con audacia senza mancare di rispetto alle persone».

Messi in risalto dai presuli argentini anche i gesti profetici del pontificato di Francesco, a partire dalla visita a Lampedusa – il suo primo viaggio apostolico, l’8 luglio 2013 -, la sua attenzione all’umanità “scartata” e la cura del dialogo.

13 marzo 2019