«Il sistema dei media vaticani adotta un nuovo modello produttivo fondato sull’integrazione e la gestione unitaria, in piena sintonia con la riforma voluta da Papa Francesco». L’annuncio arriva dalla Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede, all’indomani dell’illustrazione del progetto avvenuta nel corso della ventiduesima riunione del Consiglio dei cardinali, che si conclude oggi, 13 dicembre, da parte del prefetto monsignor Dario Edoardo Viganò. Un ripensamento, spiegano dal Vaticano in una nota diffusa dalla Sala stampa, che «sfocia in un’organizzazione del lavoro ex novo resa possibile anche grazie al vasto programma di formazione del personale attuato fin dall’istituzione del dicastero». Tutto in nome di «un maggiore “gioco di squadra” per rispondere alle esigenze della missione della Chiesa a fronte delle sfide dell’ambiente digitale contemporaneo». Valorizzando le professionalità interne.

Il fulcro del sistema, frutto di un processo di consolidamento sul piano economico e tecnico, è rappresentato dal Centro editoriale multimediale, spiegano dalla Segreteria per la Comunicazione: «Una struttura unificata per la produzione quotidiana di qualsiasi tipologia di contenuto (audio, testi, video, grafica) in modalità multilingua e multicanale, che opera sotto la guida della Direzione Editoriale», tenuta da monsignor Viganò, e «in coordinamento con altri gruppi di supporto». Al suo interno confluiranno progressivamente circa 350 tra redattori e tecnici provenienti da tutte le 40 redazioni linguistiche e dalle 9 istituzioni che compongono la Segreteria per la Comunicazione. A partire dal 1° gennaio, ha riferito il portavoce vaticano Greg Burke, il percorso di completerà con l’accorpamento dell’Osservatore Romano, del Servizio Fotografico e della Tipografia Vaticana. Si parte con un team di 70 persone ripartite in 6 divisioni linguistiche – italiano, inglese, francese, tedesco,  spagnolo e portoghese – e in 4 aree tematiche: Papa; Vaticano; Chiesa; Mondo.

Anche il nuovo portale web che sarà on line a partire dai prossimi giorni all’indirizzo www.vaticannews.va nella sua versione beta in sostituzione dei siti internet a carattere informativo utilizzati in precedenza. “Vatican News” diventa anche il nuovo logo che rappresenta gran parte del sistema comunicativo, «nell’intento di semplificare l’immagine e di superare la polverizzazione dei marchi del passato». In particolare, sempre a partire dai prossimi giorni, il brand identificherà anche i canali social – Twitter, Facebook e YouTube – per ciascuna delle redazioni linguistiche e Instagram, con un profilo comune a tutte le lingue. La nuova immagine comprende anche il marchio “Vatican Media” che coincide con tutto ciò che riguarda la produzione multimediale, indipendentemente dal mezzo di trasmissione: dai documentari fino alle dirette radiofoniche e televisive delle cerimonie papali. A completare il quadro, c’è “Radio Vaticana Italia”: logo riferito ad una radio di flusso a livello nazionale disponibile in DAB +, digitale terrestre e FM nell’area romana che copre l’informazione vaticana e commenta l’attualità con gli occhi della Chiesa.

13 dicembre 2017