Sea Watch, Azione Cattolica a Conte: «Consentire lo sbarco immediato»
L’associazione lancia un appello al presidente del Consiglio affinché le istituzioni «rinuncino ad un inutile prova di forza». La nave ferma davanti al porto di Lampedusa
L’Azione Cattolica italiana rivolge un appello al presidente del Consiglio Giuseppe Conte affinché si consenta lo sbarco immediato delle 42 persone a bordo della Sea Watch. «Chiediamo alle istituzioni il coraggio di rinunciare a una inutile prova di forza – afferma l’associazione -, dimostrando un sussulto di umanità che renderebbe orgogliosi gli italiani». L’invito è arrivato poche ore dopo l’ingresso della Sea Watch 3 della ong tedesca nelle acque italiane avvenuto ieri, mercoledì 26 giugno. Carola Rackete, il capitano dell’imbarcazione con a bordo 42 migranti soccorsi a largo della Libia 14 giorni fa, nel primo pomeriggio di ieri ha forzato il blocco ed è entrata nelle acque italiane fermandosi davanti al porto di Lampedusa dove si trova tutt’ora. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ne ha chiesto l’arresto. Anche la Comunità Papa Giovanni XXIII lancia un appello al premier Conte mentre per Save the children «salvare vite umane dovrebbe essere la preoccupazione principale degli Stati Membri dell’Ue e per questo motivo lo sbarco in un porto sicuro, tempestivo e prevedibile delle navi di soccorso deve sempre essere consentito. Cercare di impedire, scoraggiare, ostacolare le operazioni salvavita di Ong e navi commerciali è pericoloso e mette a rischio la vita dei naufraghi, oltre a violare la Costituzione italiana e il diritto internazionale».
27 giugno 2019