“Scuole sicure” con la Questura di Roma

Torna il progetto rivolto a studenti, genitori e insegnanti dalla IV elementare all’ultimo anno delle superiori. Tra i temi, dipendenze, ludopatia e web

Torna il progetto rivolto a studenti, genitori e insegnanti dalla IV elementare all’ultimo anno delle superiori. Dipendenze, ludopatia e web tra i temi al centro dell’attenzione

Non solo italiano e matematica. Nelle scuole romane, anche quest’anno, si parlerà di violenza, bullismo, cyber-bullismo, ludopatia, spaccio di sostanze stupefacenti. A salire in cattedra non saranno gli insegnanti bensì i funzionari della questura di Roma nell’ambito del progetto “Scuole sicure”, ormai rodato da quattro anni di attività. «La risposta che abbiamo è sempre molto positiva – spiegano i responsabili dell’ufficio Analisi e pianificazione dell’Upgsp (Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico) della Questura di Roma -: abbiamo molti feedback, soprattutto dai ragazzi più giovani. Vedere un poliziotto in classe li rende più fiduciosi e, pian piano, riescono ad aprirsi, raccontando cose che li rendono poco sereni».

“Scuole sicure” nasce nel 2012 con lo scopo di educare i giovani alla legalità. Si muove su un doppio binario: informare, prevenire ma anche denunciare. Alla fine del primo anno di sperimentazione si è cominciato a catalogare gli eventuali sviluppi delle indagini seguite alle notizie acquisite durante gli incontri. La conseguenza: 50 persone, denunciate di cui 19 finiti in manette. I reati segnalati sono diversi: dallo spaccio alle lesioni personali, fino alle violenze domestiche e sessuali. Per semplificare le denunce, dallo scorso anno è disponibile il servizio “No bullismo, no spaccio” che attraverso un sms gratuito al 43002 permette di denunciare situazioni di illegalità, rimanendo nell’anonimato. «Le segnalazioni, oltre ad essere affrontate in termini di pronto intervento – spiegano dalla Questura – danno vita a incontri di prevenzione nelle scuole segnalate». Il progetto coinvolge studenti, genitori ed insegnanti dal quarto anno delle elementari fino all’ultimo delle scuole superiori.

Tra le nuove dipendenze è ormai entrata ufficialmente la ludopatia. «Purtroppo il gioco d’azzardo è una realtà in forte espansione – commentano i responsabili –; il periodo di crisi e le prospettive incerte hanno aumentato il ricorso a quest’attività. Ma la nota preoccupante è che il fenomeno è fortemente in crescita tra i giovanissimi. Noi cerchiamo di spiegare ai ragazzi le trappole in cui possono cadere, instaurando con loro un rapporto da subito confidenziale, sereno. Il nostro obiettivo è ottenere la loro fiducia per aiutarli». Gli incontri coinvolgono non più di tre classi e iniziano sempre con una spiegazione della funzione sociale della Polizia. Poi si passa all’importanza delle regole, scritte e non, all’interno della società. Si prosegue con le spiegazioni dei vari reati come il bullismo e il cyber bullismo, con consigli dispensati agli alunni.

Altro tema trattato, i pericoli del web, quindi l’utilizzo corretto dei social network, l’emulazione, fino ad arrivare alle ludopatie. Da qui si arriva alle dipendenze nuove come, appunto, il gioco d’azzardo, e vecchie, come la droga. Infine la violenza, di ogni tipo: domestica, di genere, sessuale. «Negli anni passati, grazie agli incontri effettuati, siamo riusciti ad intervenire in alcuni casi di violenza domestica, spaccio e adescamento di minori attraverso internet». Quello dell’uso e abuso di sostanze stupefacenti è forse il fenomeno più radicato e sicuramente il più difficile da denunciare. «Per questo, al nostro progetto, ne abbiamo affiancato un altro specifico “In-dipendenze”, giunto al secondo anno di sperimentazione – continuano gli esperti -. In più occasioni, gli adolescenti, legittimando la nostra figura, si sono aperti a considerazioni e osservazioni sulla realtà che vivono. La problematica emersa con più forza è l’abitudine dei giovani alla violenza, soprattutto in determinati ambienti dove sono soliti riunirsi. I gruppi nei quali si abusa di alcol e droga presentano caratteristiche spiccate di violenza nei loro comportamenti sociali».

Quest’anno “Scuole sicure” sarà presentato attraverso 5 eventi sul tutto il territorio di Roma e provincia. Si parte da Anzio, i primi di ottobre, affrontando il tema della ludopatia.

18 settembre 2015