Scuola, Us Acli: «Preoccupazione per la situazione delle palestre»

L’Unione sportiva dell’associazione esprime il timore per il rischio chiusura di tante società attive nelle strutture scolastiche, che rischiano la chiusura

I ragazzi, che non potranno fare sport, ma anche gli operatori del settore, a rischio disoccupazione, nonostante i bandi di gara già vinti. Alla vigilia della riapertura delle scuole, si muove tra questi due poli la preoccupazione espressa dall’Unione sportiva Acli per la situazione delle palestre all’interno delle scuole di Roma e provincia. Qui infatti «operano, grazie a un bando regolarmente vinto, tante società sportive (Asd) che si trovano di fronte ad una situazione difficile e confusa a causa della quale non si può programmare la stagione prossima creando gravi problemi agli operatori del settore ma anche ai tanti giovani che non potranno svolgere attività sportiva», osservano Luca Serangeli e Claudio Butera, rispettivamente presidente e vice presidente Us Acli Roma. E parlano di «provvedimenti a macchia di leopardo per la chiusura delle palestre e il rinvio della stagione, nonostante le indicazioni del governo offrano la possibilità di svolgere attività sportive in palestra».

Per i responsabili dell’Unione sportiva Acli di Roma e provincia, «c’è bisogno di chiarezza e di una voce univoca che faccia da argine alle scelte di alcuni presidi, dirigenti municipali e sindaci che continuando con una politica della chiusura totale uccideranno un settore essenziale come quello dello sport dilettantistico e in particolare della pallavolo, del basket e della ginnastica artistica». Per scongiurare questo rischio, «l’Us Acli Roma, come le altre associazioni, si è messa a disposizione dell’assessore Frongia per affrontare insieme ogni tematica legata prima di tutto alla sicurezza e alla sanificazione delle palestre in uno spirito di reciprocità con le scuole. Non si può più attendere – concludono i responsabili – o sarà troppo tardi per fare partire la stagione».

7 settembre 2020