Scuola, Uildm: «Inclusione torna indietro di 10 anni»

La denuncia del presidente Marco Rasconi: «Il programma del Governo non è attuabile senza finanziamenti»

La denuncia di Marco Rasconi, presidente dell’Unione lotta alla distrofia muscolare: «Programma del Governo non attuabile senza finanziamenti» 

«Senza una precisa governance, responsabilità, tempi e finanziamenti certi, questo programma d’azione rimarrà l’ennesimo elenco di intenti oltre a non attuare concretamente la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. Insieme ai punti in programma, si precisi con chiarezza come attuarli, di chi è la regia e di chi le responsabilità». È l’accusa mossa da Marco Rasconi, presidente nazionale dell’Unione italiana Lotta alla distrofia muscolare (Uildm) riguardo alla V Conferenza nazionale sulle politiche per la disabilità in svolgimento da stamattina a Firenze.

Pur riconoscendo che i contenuti del piano d’azione che il Governo propone all’esame della Conferenza sono «in larga misura apprezzabili e condivisibili», per la Uildm «ci sono alcuni coni d’ombra di non poco conto». «Il primo è la reale attuazione del precedente programma d’azione», visto che – secondo l’associazione – «su 127 azioni previste solo una decina sono state attuate e alcune anche in modo incompleto». Inoltre, «non basta la legge sul ‘Dopo di noi’, sulla quale peraltro c’è qualche riserva, né una incompleta riforma del collocamento mirato, né i 5 milioni che l’ultima Legge di stabilità ha riservato a progetti sperimentali per la vita indipendente».

Secondo Rasconi, «il programma si
riferisce al futuro, prossimo o anteriore». «Noi siamo invece profondamente preoccupati del presente», dichiara il presidente, secondo cui «Uildm e altre associazioni in questi giorni e in queste ore raccolgono centinaia di casi di violazione del diritto costituzionale allo studio». «L’inclusione scolastica sta tornando indietro di 10 anni: trasporto, assistenti personali, insegnanti di sostegno sono di fatto negati a bambini e ragazzi con disabilità», denuncia Rasconi, per il quale «questo anno scolastico per molti di loro non è ancora iniziato, non inizierà o sarà contrassegnato dall’isolamento o dall’esclusione». «Prima di parlare di futuro – conclude – si dia un segno tangibile e immediato sul presente».

19 settembre 2016