Scuola, Coldiretti: «Mense servano prodotti territorio»

Nella proposta della confederazione niente più pasti confezionati ma materie prime locali prodotte e lavorate entro 100 chilometri

Nella proposta della confederazione niente più pasti confezionati ma materie prime locali prodotte e lavorate entro 100 chilometri 

«Materie prime locali, del territorio regionale, prodotte e lavorate entro un raggio di 100 chilometri in linea d’aria dal Campidoglio e non invece di 300 come accade oggi. È questo il cibo giusto che dovrebbe essere servito nelle mense scolastiche di Roma, dove agli studenti vengono somministrati pasti confezionati con ingredienti che possono arrivare indistintamente da un punto qualunque della direttrice da Prato a Potenza. Una distanza considerevole, che compromette la freschezza e le proprietà organolettiche dei prodotti agroalimentari raccolti e trasformati».

Così la Coldiretti del Lazio che domani, sabato 9 luglio, alle 10, al mercato di Campagna amica del Circo Massimo, in via di San Teodoro, presenterà la proposta di modifica del capitolato d’appalto adottato dal Comune, in base a cui nel gennaio del 2013 è stata aggiudicata la gara con durata quadriennale (scadenza giugno 2017). Un appalto che vale, solo per le mense non autogestite, 357 milioni di euro per un totale di 72 milioni di pasti. Ad illustrare il progetto saranno Raffaele Maria De Lipsis, presidente di Sezione del Consiglio di Stato, il nutrizionista Carlo Iacovissi, Francesco Tamburella, responsabile del Centro studi Codacons, e i dirigenti della Coldiretti Lazio, Giuseppe Napoletano e Manuela Serva.

«È tempo di superare la pratica
del massimo ribasso negli appalti per le forniture alle mense scolastiche, come già indicato dal presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone – spiega David Granieri, presidente della Coldiretti del Lazio che introdurrà i lavori della tavola rotonda -. Ai nostri figli dobbiamo garantire un’alimentazione sana ed equilibrata e il solo modo per farlo è puntare sui prodotti a chilometro zero. Le aziende agricole di Roma e del Lazio sono pronte a fare sistema per aderire alla rete d’impresa locale che potrà garantire la territorialità delle operazioni di filiera, dalla logistica alla gestione degli approvvigionamenti, dal trasporto fino alla preparazione e alla somministrazione dei pasti».

 

8 luglio 2016