Scuola: «Attivare con urgenza la consulta sull’educazione digitale»

La Garante per l’infanzia scrive al ministro Bianchi. «Si dovrebbe riunire ogni due anni ma la straordinarietà della situazione impone di iniziare a lavorare da subito»

«Quello che si chiude è stato un anno scolastico particolare, durante il quale l’online è risultato indispensabile per tanti ragazzi al fine di mantenere relazioni sociali e seguire le lezioni scolastiche. La maggiore centralità assunta dalla rete rende indispensabile non rinviare oltre l’istituzione della Consulta dei diritti e dei doveri del bambino e dell’adolescente digitale, prevista dalla legge sull’educazione civica». Lo scrive, in una lettera indirizzata al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Carla Garlatti.

La Consulta avrà il compito di verificare l’attuazione della norma sull’educazione alla cittadinanza digitale prevista dalla legge sull’introduzione dell’educazione civica a scuola, diffonderne la conoscenza e valutare se è necessario aggiornarla. È chiamata a presentare periodicamente al ministro dell’Istruzione una relazione sullo stato di attuazione della legge e a segnalare eventuali iniziative di modifica che ritenga opportune. «Si dovrebbe riunire ogni due anni – spiega Garlatti – ma la straordinarietà della situazione impone di iniziare a lavorare sin da subito. Occorre fare il punto della situazione, individuare dei correttivi e potenziare l’educazione digitale, anche in vista del prossimo anno scolastico – conclude -. Il web si è rivelato utile e continuerà a esserlo ma allo stesso tempo espone i minorenni a seri pericoli: dalla pedofilia al cyberbullismo, fino alle sfide estreme. Occorre investire ulteriormente sull’educazione digitale come ci viene richiesto pure a livello europeo».

4 giugno 2021