Scuola: a gennaio rischio chiusura per le paritarie

L’allarme lanciato dalla Fism. Il presidente Redaelli: «Lo Stato non può ignorare questi istituti». Circa 500mila gli alunni in tutto il Paese, da 0 a 6 anni d’età

Per la maggior parte delle scuole dell’infanzia e degli asili nido paritari gennaio potrebbe essere il limite massimo della sopravvivenza. A pochi giorni dalla riapertura, il presidente nazionale Fism (Federazione italiana scuole materne) Giampiero Redaelli mette in guardia dal rischio concreto di chiusura entro pochi mesi, «se il governo continuerà a ignorare la richiesta di aiuto da parte delle novemila realtà educative associate alla Federazione, frequentate nel nostro Paese da circa 500mila bambini in età da 0 a 6 anni».

Alla vigilia del Consiglio dei ministri di domani, 15 settembre, Redalli ricorda che era stato proposto dalla Fism un emendamento specifico in vista della conversione in legge del decreto Sostegni bis ma «siamo stati inascoltati. Ora – prosegue – le scuole non intendono più gravare sulle famiglie, sulle quali ricadrebbe l’inevitabile aumento dei costi riguardanti il rincaro delle bollette energetiche e gli aumenti provocati dall’inflazione», dal momento che non vengono concesse alle scuole paritarie le stesse misure offerte alle imprese.

«Se, come previsto dalla Costituzione e dalla Legge 62/2000, il sistema scolastico nazionale è fondato sulle scuole paritarie e statali – ricorda il presidente nazionale Fism -, lo Stato non può ignorare la presenza di queste scuole, in particolare quelle che, svolgendo un servizio pubblico, garantiscono la scolarizzazione di oltre il 30% dei bambini nella fascia 3 – 6 anni». Intanto in queste ore in tutta Italia le migliaia di scuole aderenti alla Federazione sono state sollecitate a promuove e attivare iniziative per richiamare l’attenzione sul rischio concreto di chiusura. E molte, riferiscono dalla Fism, dal Nord al Sud, si sono già dichiarate pronte a «dare per la prima volta un forte segnale che potrebbe bloccare i servizi appena ripartiti».

14 settembre 2022