Scritte e svastiche a Pomezia: “Calpesta l’ebreo”

Sono apparse davanti a due scuole impegnate in iniziative sulla Shoah. Lidia Borzì (Acli Roma): «Intolleranza da condannare senza riserve»

«L’ennesimo gesto di intolleranza che condanniamo senza riserve e nello stesso tempo vogliamo ribadire la nostra vicinanza a tutta la Comunità ebraica di Roma e provincia con la quale ci lega un rapporto di profonda amicizia e un percorso per conservare, tramandare e attualizzare la memoria della Shoah affinché “il non dimenticare” si coniughi con “l’impedire che accada ancora”». La presidente delle Acli provinciali di Roma Lidia Borzì commenta così l’episodio che si è verificato questa mattina, 12 febbraio, a Pomezia, dove scritte antisemite sono apparse davanti a due scuole impegnate in alcune iniziative sulla Shoah.

“Calpesta l’ebreo”, recitava la scritta trovata davanti al liceo Pascal, dove si era svolto un incontro sulla Memoria. Accanto, una stella di David e la croce celtica. Poco dopo scritte analoghe sono state notate all’Ipsia di largo Brodolini, che attendeva la visita di Gabriele Sonnino, testimone della Shoah. Qui la scritta era “Anna Frank brucia”, con accanto una svastica, e poi “Parlateci delle foibe”.

«Siamo convinti – prosegue  Borzì – che di fronte a questi atti intollerabili di razzismo ci debba essere una risposta decisa di tutta la comunità educante affinché nelle scuole e in ogni luogo di formazione sia proposto un percorso vero di accoglienza e di incontro con le religioni e le culture diverse». Intanto, hanno iniziato gli studenti del Pascal, che alla scritta antisemita hanno affiancato i loro “controstriscioni”: “Non esistono razza superiori” e, ancora, “Il fascismo non è un’opinione”.

12 febbraio 2020