Sciolto per mafia il municipio di Ostia

Pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il decreto che dispone la gestione straordinaria, affidandola per 18 mesi alla commissione prefettizia

Pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il decreto che dispone la gestione straordinaria, affidandola per 18 mesi alla commissione prefettizia

Pubblicato oggi, 16 settembre, sulla Gazzetta ufficiale il decreto del presidente della Repubblica che dispone la gestione straordinaria del municipio X di Roma Capitale. Dopo la decisione del Consiglio del ministri annunciata lo scorso 27 agosto dal ministro degli Interni Angelino Alfano, dunque, è in vigore lo scioglimento per mafia della municipalità del litorale, che viene affidata, «per la durata di diciotto mesi, alla commissione straordinaria composta da: dott. Domenico Vulpiani – prefetto; dott.ssa Rosalba Scialla – viceprefetto; dott. Maurizio Alicandro – dirigente di seconda fascia».

Fra i punti critici evidenziati nelle relazioni del ministro Alfano e del prefetto Franco Gabrielli, allegate al decreto, la gestione delle spiagge libere di Castel Porziano, di Capocotta e di Ostia; il servizio di potatura degli alberi; la nuova sede del Gruppo X della Polizia Municipale; la pedonalizzazione del lungomare nell’estate del 2014 “Ostia mon amour”. Ed è proprio Gabrielli a descrivere, nella sua relazione al ministro Alfano, la circoscrizione di Ostia come «profondamente inquinata e piegata alle esigenze delle diverse consorterie criminali». Presente in più passaggi il nome dell’ex presidente del municipio Andrea Tassone, ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta su Mafia Capitale.

Per il prefetto, «i numerosi episodi, riferiti dalla Commissione, portano alla luce come in più occasioni il presidente del municipio abbia intrattenuto rapporti e connivenze con il branch economico di Mafia Capitale, funzionali a far conseguire a quest’ultimo una serie di appalti pubblici. Tali rapporti sono, inoltre, testimoniati in conversazioni intercettate. Già da queste circostanze emerge con chiarezza come le collusioni esistenti tra il presidente del municipio e le organizzazioni criminali abbiano prodotto l’effetto di piegare e condizionare l’azione degli organi amministrativi agli interessi illegali di Mafia Capitale».

La commissione straordinaria, si legge all’articolo tre del decreto firmato dal presidente Mattarella, «esercita, fino all’insediamento degli organi ordinari a norma di legge, le attribuzioni spettanti al consiglio municipale, alla giunta ed al presidente del municipio, nonché ogni altro potere ed incarico connesso».

16 settembre 2015