Schillaci agli studenti della Cattolica: «Non smettere mai di essere curiosi»

Il ministro della Salute all’inaugurazione dell’anno accademico della sede romana, con 6mila iscritti tra Medicina ed Economia. La Messa con il cardinale de Mendonça

Il Servizio sanitario nazionale «oggi, forse, non è più il migliore del mondo» ma in esso sono impiegati «sicuramente i migliori operatori sanitari». Per questo bisogna «valorizzarli e far sì che anche nella società siano percepiti per quello che valgono». Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci a margine della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico della sede di Roma dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, svoltasi questa mattina, 15 febbraio. Pesando alle «vergognose aggressioni che spesso subiscono i medici nei Pronto soccorso», l’esponente del governo ha invitato i cittadini a «rendersi conto del lavoro svolto dagli operatori sanitari in condizioni a volte difficili». È importante, ha detto, «gratificare le persone che ci hanno permesso di superare la pandemia e che ci permettono di avere un’assistenza sanitaria di primo livello». Il ministro Schillaci si è soffermato anche sul numero chiuso alla facoltà di Medicina, ricordando che il governo è al lavoro per il superamento del test d’ingresso. «Si stanno valutando i numeri – ha spiegato -; credo che stiamo scontando la programmazione sbagliata fatta in passato. I medici non si formano da un giorno all’altro, il corso di laurea dura sei anni e dobbiamo programmare bene per il futuro».

Durante la cerimonia il ministro ha affrontato anche il problema della “fuga dei cervelli” sottolineando che in 10 anni oltre 10mila camici bianchi hanno lasciato l’Italia per lavorare all’estero. È quindi tempo di correre ai ripari perché «senza interventi lungimiranti e sistemici, le nostre università continueranno a formare i migliori cervelli che emigreranno verso altri Stati alla ricerca di più adeguate prospettive economiche e professionali». Dal Schillaci quindi l’augurio agli studenti di ​«non smettere mai di essere curiosi e di coltivare lo spirito di servizio» della professione medica, tenendo ben presente che «indossare un camice bianco vuol dire impegnarsi per rendere migliore la vita di quanti vivono momenti di fragilità».

Fondata a Milano il 7 dicembre 1921, l’Università Cattolica del Sacro Cuore è tra i più importanti atenei cattolici d’Europa e del mondo. La sede romana è stata inaugurata nel 1961 con l’istituzione della facoltà di Medicina e chirurgia e dell’annesso Policlinico Universitario “Agostino Gemelli”. Una realtà «capace di centomila ricoveri all’anno e di un milione di prestazioni ambulatoriali», come ha ricordato nel suo discorso il rettore Franco Anelli, il quale ha spiegato che quando si parla di “policlinico universitario” si fa riferimento «all’essenza di un progetto culturale e ideale la cui missione è quella di mettere scienza e assistenza sanitaria a disposizione di tutti, offrendo un servizio autenticamente pubblico, che purtroppo non di rado viene frainteso in ragione di una riduttiva e formalistica rappresentazione del Gemelli come “erogatore privato” di prestazioni sanitarie. Siamo un’istituzione al servizio della scienza e delle persone».

Cardinale José Tolentino de Mendonça, messa inaugurazione anno accademico università Cattolica, 15 febbraio 2023Oltre alla facoltà di Medicina e chirurgia, che ha numerosi corsi di laurea sia magistrale sia triennale, a Roma c’è anche la facoltà di Economia. Gli iscritti, complessivamente, sono quasi 6mila. Un ateneo «trionfo del noi», dove «la scienza trae beneficio dal lavoro in rete e dalle pratiche comunitarie»: così ha definito il polo universitario il cardinale José Tolentino de Mendonça, prefetto del dicastero per la Cultura e l’educazione, che in mattinata, prima della cerimonia, ha presieduto la celebrazione eucaristica concelebrata dal vescovo Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’ateneo. «La forza di una università, e tanto più di una università cattolica, non sta soprattutto nelle risposte di ieri ma nella domanda sulla verità che possiamo formulare insieme oggi – ha continuato il porporato -. La forza di una università, e tanto più di un’università cattolica, sta nell’impegno che essa profonde nell’inaugurare una visione dell’essere umano e della vita che rappresenti una ragione di speranza».

Antonio Gasbarrini, inaugurazione anno accademico cattolica, 15 febbraio 2023Il preside della facoltà di Medicina e chirurgia Antonio Gasbarrini, illustrando le eccellenze del policlinico Gemelli, «primo in Italia per numero di pazienti oncologici trattati», si è soffermato anche sui Drg, Diagnosis Related Groups, cioè Raggruppamenti Omogenei di Diagnosi, il sistema di retribuzione degli ospedali per la cura. «Per continuare a fornire tanta eccellenza – ha detto – bisogna rimodulare le tariffe e i Drg, da troppi anni non aggiornati nella nostra Regione». Dal ministro Schillaci la rassicurazione che andranno «rivisti perché è cambiata la medicina. Lo faremo appena possibile, il tema è in agenda».

15 febbraio 2023