Scalabriniane: la pandemia non ferma le tragedie nel Mediterraneo

La superiora generale suor Neusa de Fatima Mariano interviene dopo l’ultimo naufragio che ha coinvolto 100 migranti. «Fondamentale l’impegno dei volontari»

6 migranti morti nel Mediterraneo. Questo il bilancio provvisorio dell’ennesima tragedia verificatasi negli ultimi giorni, con il naufragio di un barcone in cui viaggiavano in 100. Per suo Neusa de Fatima Mariano, superiora generale delle Missionarie di San Carlo Borromeo/ Scalabriniane, «è l’ennesimo segnale dato ai governi d’Europa e del mondo che le crisi del pianeta non si sono fermate per l’emergenza Covid e che è opportuno intervenire. È grazie alle ong che sono stati salvati in 100 – afferma in una nota – e l’impegno di Open Arms è stato provvidenziale ed essenziale».

Nelle parole della religiosa scalabriniana, «i volontari impegnati nelle organizzazioni non governative in tutto il Mediterraneo si confermano fondamentali. Bambini, donne, uomini in cerca di speranza fanno di tutto per fuggire dalle loro condizioni di crisi, miseria, dove sono vittime di violenza. In un momento critico per la loro vita trovano donne e uomini che hanno scelto di essere loro accanto. Questa – conclude – è una delle espressioni più alte e belle della solidarietà e della misericordia. Preghiamo per le vittime, ennesime persone condannate a un tormento terreno per un reato commesso: quello di sognare»

13 novembre 2020