Save the Children: il Niger il Paese peggiore per le bambine

Nella Giornata internazionale, pubblicato il rapporto “Every Last Girl”: l’Italia al decimo posto della classifica di Paesi a misura di ragazza

In occasione della Giornata internazionale, pubblicato il rapporto “Every Last Girl”: l’Italia al decimo posto della classifica di Paesi a misura di ragazza

La maglia nera spetta al Niger; in cima alla classifica invece c’è la Svezia. Sono i due poli del rapporto “Every Last Girl: Free to live, free to learn, free from harm“, lanciato da Save the Children in occasione della Giornata internazionale delle bambine e delle ragazze, ieri, 11 ottobre. Un’analisi a livello globale della situazione delle bambine e delle ragazze, che vede l’Italia in decima posizione tra i Paesi migliori per essere una bambina o una ragazza, davanti a Spagna e Germani. Al secondo e terzo posto invece altri due Paesi scandinavi: Finlandia e Norvegia.

In coda alla classifica, prima del Niger, altri Paesi africani quali Ciad, Repubblica Centrafricana, Mali e Somalia, che si caratterizzano per numeri molto alti di spose bambine. Gli Stati Uniti non vanno invece oltre la 32esima posizione. Il motivo: tassi di mortalità materna e numero di bambini nati da madri adolescenti più alti di quelli di altri Paesi ad alto reddito. L’Italia presenta gli stessi risultati della Svezia prima classificata per quanto riguarda il numero di figli per madri adolescenti (6 su mille) e tasso di mortalità materna (4 su 100mila nascite), mentre ha una percentuale minore di donne che siedono in parlamento (31% contro 44%).

Complessivamente, a livello globale quella delle bambine e delle ragazze non è una situazione facile: ogni 7 secondi si sposa una ragazza minore di 15 anni, oltre un milione di ragazze diventano madri prima di compiere i 15 anni, mentre 70mila ragazze tra i 15 e i 19 anni perdono la vita ogni anno per cause legate alla gravidanza e al parto. Ancora, a tutt’oggi sono più di 700 milioni le donne che si sono sposate prima di aver compiuto i 18 anni, e ogni anno 15 milioni di bambine e ragazze contraggono matrimonio ancora minorenni, con conseguenze drammatiche sulla loro salute, educazione e sicurezza.

Una pratica, quella dei matrimoni precoci, alla quale la comunità internazionale si è impegnata a mettere fine entro il 2030, «tuttavia – denunciano da Save the Children – se il numero di spose bambine nel mondo crescerà ai ritmi attuali nel 2030 avremo 950 milioni di donne sposate giovanissime e 1,2 miliardi nel 2050». L’India è il Paese con il più alto numero di spose bambine, con il 47% delle ragazze, più di 24,5 milioni, sposate prima di aver compiuto i 18 anni.

12 ottobre 2016