Save the Children: a Gentiloni le firme contro la povertà educativa

53mila le adesioni raccolte nella campagna “Illuminiamo il futuro”, cui hanno partecipato oltre 550 realtà su tutto il territorio nazionale

53mila le adesioni raccolte nell’ambito della campagna “Illuminiamo il futuro”, cui hanno partecipato oltre 550 realtà su tutto il territorio nazionale

Triplicata in Italia, negli ultimi 10 anni, la percentuale dei minori in povertà assoluta. Più di 5 milioni – vale a dire 1 su 2 – quelli che non possono trascorrere almeno 4 giorni di vacanza lontano da casa; la metà degli alunni non usufruisce del servizio mensa e solo 1 bambino su 10 ha accesso all’asilo nido. Le disparità poi si accentuano nel periodo estivo, con vacanze sempre più “proibite” per i bambini di famiglie monogenitoriali o numerose e, una volta chiuse le scuole, una perdita di apprendimento maggiore per i piccoli in condizioni socio-economiche più difficili.

A lanciare l’allarme è Save the Children, che proprio ieri, martedì 11 luglio, ha consegnato al premier Paolo Gentiloni oltre 53mila firme raccolte nell’ambito della campagna “Illuminiamo il futuro”. L’obiettivo: definire provvedimenti finalizzati a contrastare la povertà educativa che colpisce bambini e ragazzi. Oltre 550 le realtà che hanno aderito su tutto il territorio nazionale. In concreto al governo e al parlamento si chiede di accelerare, prima della scadenza della legislatura,  l’approvazione di alcuni provvedimenti fondamentali per garantire a tutti i bambini l’accesso all’asilo nido e a un sistema di mense scolastiche equo e accessibile a tutti, oltre all’attuazione immediata del piano di contrasto alla povertà.

Stando ai dati dell’associazione, dal 2005 al 2015, in Italia, la percentuale di minori che vive in povertà assoluta è quasi triplicata, passando dal 3,9% al 10,9% della popolazione di riferimento, mentre quella dei bambini e dei ragazzi in povertà relativa è quasi raddoppiata, passando dal 12,6% al 20,2%. «Bambini e ragazzi intrappolati nel circolo vizioso della povertà economica ed educativa – spiegano da Save the Children -, ai quali vengono di fatto negate opportunità fondamentali per la loro crescita e la possibilità di coltivare le proprie aspirazioni e i propri sogni». Solo poco più di 1 bambino su 10 tra 0 e 2 anni di età infatti ha accesso all’asilo nido o a servizi integrativi per l’infanzia, e la metà degli alunni in Italia nelle nostre scuole (48%) non usufruisce del servizio mensa; 1 minore su 2 non trascorre almeno 4 giorni di vacanza lontano da casa, più di 6 ragazzi su 10 non accedono ad attività ricreative, sportive, formative e culturali e più della metà dei ragazzi non ha letto nemmeno un libro nell’anno precedente.

Ulteriormente accentuate negli ultimi anni, si segnala nell’approfondimento “L’Estate e i Bambini“, a cura dell’associazione, le disparità specifiche del periodo estivo. Da questo punto di vista, molto possono fare le scuole, come ha dimostrato il progetto pilota “La Scuola al Centro”, destinato alle periferie di Roma, Milano, Napoli e Palermo, che ha consentito nel 2016 l’apertura estiva di 400 istituti. «Un esempio positivo seguito però quest’anno solo dal 10% delle 4.633 scuole beneficiarie del bando nazionale contro la dispersione scolastica». Il presidente di Save the Children Claudio Tesauro riconosce negli interventi messi in campo da governo e parlamento per contrastare la povertà minorile «il rinnovato impegno da parte delle istituzioni per mettere fine alle disuguaglianze educative ed economiche che ancora oggi colpiscono troppi bambini e adolescenti in Italia».

Il pensiero va al reddito di inclusione varato lo scorso marzo ma anche al Sostegno per l’inclusione attiva e al Fondo sulla povertà educativa previsti nella legge di Stabilità 2016. «Ora però – prosegue Tesauro – è necessario dare seguito a questi passi molto importanti impegnandosi per un piano ampio e strutturale in grado di lottare efficacemente contro la piaga della povertà educativa e dare a ogni bambino la possibilità di far decollare le proprie aspirazioni, i propri sogni e il proprio futuro». In particolare, con la petizione consegnata a Gentiloni, si chiede a governo e parlamento «di garantire l’accesso all’asilo nido e ai servizi per l’infanzia a tutti i bambini, attraverso il Piano di azione nazionale per la promozione del Sistema integrato di educazione e di istruzione; di rendere la mensa scolastica un servizio pubblico essenziale e uniforme in tutto il Paese, sbloccando i fondi già stanziati e non ancora investiti per l’apertura di mense anche nelle scuole più svantaggiate; di varare al più presto i decreti attuativi del piano di contrasto alla povertà, rafforzando i servizi sociali ed educativi a partire dai territori maggiormente deprivati».

Durante l’incontro con il premier, al quale hanno partecipato, per Save the Children, il presidente Claudio Tesauro, il direttore generale Valerio Neri e la direttrice dei Programmi Italia-Europa Raffaela Milano, alcuni ragazzi del Movimento Giovani per Save the Children “Sottosopra” hanno consegnato al presidente Gentiloni una riproduzione dell’aereo di carta simbolo della campagna, che rappresenta il futuro di oltre un milione di bambini attanagliati nel circolo vizioso della povertà materiale ed educativa. Un aereo che rischia di non decollare se il nostro Paese non continuerà ad implementare misure atte a contrastare questo fenomeno.

12 luglio 2017