Sara de Simone è la nuova presidente di “Mani tese”, la ong attiva in Africa, Asia e America Latina, che da oltre cinquant’anni si batte per la giustizia sociale, economica e ambientale nel mondo. È  stata eletta domenica 25 novembre, insieme a Palma Felina, chiamata a ricoprire la carica di vicepresidente. Due donne elette nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, sottolineano da “Mani tese”. «Sono molto contenta di poter continuare a dare il mio contributo ai lavori del consiglio direttivo nel ruolo di presidente dell’associazione – le parole di de Simone -. Oltre a continuare a lavorare al fianco dei nostri partner nei Paesi del Sud del Mondo, penso che, in un momento così teso e difficile per le ong, sia fondamentale impegnarci sempre di più nell’azione sul territorio italiano e partecipare attivamente al dibattito pubblico a livello nazionale».

La nuova presidente ha incontrato “Mani tese” nel 2004, quando ancora frequentava il liceo, grazie a un percorso di educazione allo sviluppo sullo sfruttamento del lavoro minorile e i diritti dell’infanzia. Da allora ne diventa volontaria presso il gruppo di Napoli. Nel corso degli anni si è occupata di economie solidali, educazione allo sviluppo (facendo il servizio civile nel 2006-2007) e campagne di sensibilizzazione, partecipando e organizzando campi estivi e collaborando alla realizzazione di alcuni progetti di cooperazione in Sud Sudan. Nel 2012 viene eletta nel consiglio direttivo nazionale e nel 2015 le viene affidato l’incarico di vicepresidente.

Un percorso lungo, il suo, all’interno della ong, che ha segnato anche il suo impegno professionale, spingendola a studiare cooperazione internazionale all’Università L’Orientale di Napoli; quindi ha svolto un dottorato in Africanistica e Scienze Politiche e attualmente si occupa di ricerca nel campo della cooperazione internazionale a della politica africana presso l’Università di Trento. «Mani Tese e il suo ‘impegno di giustizia’ – afferma – continuano a essere una parte molto importante della mia vita, perché mi danno l’opportunità di impegnarmi ogni giorno nel concreto per perseguire un ideale di mondo più giusto dal punto di vista sociale, economico e ambientale non soltanto nei Paesi del Sud del mondo, ma anche in Italia, dove le diseguaglianze sono in crescita e c’è sempre più bisogno di forme positive di aggregazione ed esempi di impegno politico concreto».

L’assemblea dei soci ha eletto anche i membri del consiglio direttivo: si tratta di Clara Castellucci, Samuele Degli Innocenti, Paolo Greco, Giovanni Mozzi, Giuseppe Stanganello e Roberto Valgimigli.

29 novembre 2018